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Come i fan hanno cercato di mappare l’intera isola di Khorinis

Nonostante la chiusura definitiva dei Piranha Bytes, i loro videogiochi, in particolare la saga di Gothic, continueranno a vivere nei cuori delle community internazionali. La passione per questi giochi non si spegnerà mai e sono sicuro che ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da fare nel mondo di Gothic!
Questo è un altro articolo della nostra collaboratrice Patrycja Warczak, che lavora per Gothic Up. Approfondisce la mappatura delle terre del mondo di Gothic.
Diamogli un’occhiata con curiosità e interesse!

L’umanità ha sempre dimostrato curiosità verso l’ignoto, ed è questa curiosità che la spinge a esplorare il mondo. Con le scoperte è venuta la necessità di prendere carta e penna per descriverle, così da sapere cosa e come era stato già scoperto e potersi muovere in maniera più veloce. In estrema sintesi, è così che è nata la cartografia. Qualcosa di simile vale anche per i fan di Gothic, che si sono innamorati del secondo capitolo della serie esplorando i territori dell’isola di Khorinis. Questa passione ha portato i fan a cercare di immaginare cosa ci potesse essere dietro le alte montagne che delimitano la mappa. Sfortunatamente, gli sviluppatori non hanno mai dato risposte precise, perciò sono stati i fan stessi che, sulla base di informazioni incomplete e della propria fervida immaginazione, hanno dato vita a delle congetture. Di seguito riassumiamo i risultati del loro lavoro.

LA LORE DI GOTHIC

In Gothic 1 ci trovavamo a esplorare una sezione alquanto ristretta della Valle delle Miniere, i cui limiti erano segnati da una barriera magica. Inoltre, non era chiaro se Khorinis fosse un’isola o parte del continente. Nel secondo capitolo, gli autori hanno dato maggiori informazioni sullo spazio geografico del mondo di gioco, giacché veniamo a conoscenza dell’esistenza di tre tree che sono alla base delle considerazioni riguardanti la forma e le dimensioni dell’intera isola. Alcuni PNG inoltre ci forniscono delle informazioni di base sulle Terre Meridionali, che non abbiamo però modo di visitare.

Il canale polacco “Storie di Khorinis” ha prodotto delle considerazioni interessanti sul possibile aspetto dell’intera isola di Khorinis in base alle informazioni frammentarie fornite dal gioco stesso.

In aggiunta, i bordi della mappa segnati dalle montagne, che isolano pure Jarkendar dal resto del territorio, suggeriscono che l’isola sia prevalentemente montuosa, con aree pianeggianti in cui si sono insediati gli esseri umani.

Uno degli utenti di Gothicpedia, il cui nickname è TenKtórySzukałSamegoSiebie, ha provato ad allineare le tre mappe soprastanti cercando di dargli un senso, poi ha segnato l’area di base dell’isola e ha descritto il tutto. Nella voce “Gothic II – Pełna mapa wyspy Khorinis według mnie” (“Gothic II – l’intera mappa di Khorinis secondo la mia vision”) possiamo ottenere maggiori informazioni sui suoi studi. Inoltre, ha aggiunto una mappa della Valle della Morte basandosi sulla Valle degli Antenati. Questo perché secondo lui questo territorio aggiuntivo era stato pianificato per la seconda espansione di Gothic 2, ma come sappiamo, il progetto è stato abbandonato. La mappa stessa è stata realizzata da dei modder per mod quali: Global Mod, Destiny, Destiny – Epilogue e Roots of Evil.

Il creatore di contenuti polacco Marucha535 ha realizzato delle mappe aeree dettagliate delle tre aree giocabili utilizzando il programma Reality Capture 1.4, così da determinare le dimensioni del mondo di gioco di Gothic 2: La Notte del Corvo. Dopo aver caricato le mappe, le ha delineate e ne ha calcolato le aree utilizzando QGiS. Quindi, per immaginare le possibili dimensioni dell’intera isola, ha usato come base una foto (tratta da Gothicpedia) con la posizione approssimativa delle tre zone. Durante questo processo, ha apportato alcune modifiche per rendere il tutto più omogeneo. Ecco il risultato.

Ci sono anche delle mappe interattive che mostrano dove trovare particolari risorse ai giocatori. Se siete fanatici del powergaming per natura e volete esser certi di aver ripulito la mappa, vi raccomandiamo la mappa interattiva “Gothic II NotR – Map Realm” realizzata da Lorthiz.

Ci è ben chiaro perché gli sviluppatori non abbiano mai realizzato una mappa completa dell’isola di Khorinis. Jarkendar era ufficialmente una terra dimenticata, quindi posizionarla su una mappa posseduta dagli abitanti della città portuale di Khorinis avrebbe compromesso la trama. Pertanto, non possiamo fare altro che affidarci alla creatività dei fan. Diamo un’occhiata ad alcuni esempi.

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Non solo Polonia, Germania, Repubblica Ceca o Russia – I FAN DI GOTHIC IN GIRO PER L’EUROPA

Circa un mese fa, sono stato contattato da una ragazza che lavora per GothicUp, un nostro web partner polacco da anni. Mi ha scritto che desidera creare un articolo dedicato ai fan della saga di Gothic e dei Piranha Bytes sparsi nel vecchio continente che, per così dire, sono più di nicchia o, meglio, un numero minore delle community citate nel titolo dell’articolo, ma non per questo meno appassionate e ricche di contenuti. Mi ha dato indicazioni sulle informazioni che desidera e ho raccontato brevemente la storia con la mia penna: la mia storia, la storia dei miei collaboratori e della community italiana, di Gothic Italia… che è arrivata fino ad oggi dopo circa 20 anni! Ha fatto lo stesso con altre community (oltre noi). Vi fornisco di seguito il suo articolo tradotto!

Si sa da tempo che i fan di Gothic non sono solo polacchi, tedeschi, cechi e russi. Lo si capisce chiaramente dalle traduzioni disponibili per le mod per Gothic 1 e 2 presenti su Steam Workshop, nonché dalle varie lingue in cui sono tradotte le voci di Gothicpedia. Vista la recente comparsa di canali dedicati ai fan di lingua rumena, italiana e ucraina nel server ufficiale della Gothic Community, il nostro team editoriale ha deciso di approfondire la conoscenza delle nazioni con una schiera di fan di Gothic forse più ridotta, ma che ha comunque lasciato un segno nel mondo. Vi invitiamo a unirvi a noi in quanto viaggio straordinario.

SPAGNA

Iniziamo il nostro tour nel Paese in cui è in corso lo sviluppo di Gothic 1 Remake. Alkimia Interactive, lo studio che ha ricevuto l’incarico da THQ Nordic di riportare in vita le avventure dell’Eroe senza Nome e dei suoi compagni, ha sede a Barcellona. Sfortunatamente, Gothic in Spagna non è così popolare come da quest’altra parte del continente europeo, quindi i fan attivi sono ben pochi. Fra di loro troviamo alcuni creator digitali, vediamo quelli più interessanti.

Sasuke HOA è un canale YouTube che si dedica principalmente a registrare video di gameplay di GDR, Gothic incluso. Inoltre, diffonde anche le news legate al remake in arrivo. È stato il primo spagnolo a pubblicare video di questo classico dei GDR ed è una fonte di ispirazione per altri creator che parlano la lingua di Pablo Picasso.

Diablero è un canale YouTube relativamente nuovo, ma pubblica alcune fra le migliori analisi del mondo di Gothic in spagnolo presenti nel web. Crea anche contenuti legati ad altri GDR provenienti dall’Europa Orientale. Il canale è in crescita costante e attira sempre più view.

Spectro è il canale spagnolo più grande, e fra i vari contenuti che porta, c’è spazio anche per la trilogia di Gothic. Ha pubblicato molti gameplay e tutorial dedicati a questo gioco senza tempo. Ha aumentato la varietà dei propri contenuti iniziando a streammare video di Gothic su YouTube e registrando clip audio del gioco.

Il creator dietro al canale Skinny Gaming si sta impegnando, a partire dal Febbraio del 2023, a portare un nuovo video dedicato alla serie di Gothic ogni lunedì. I suoi contenuti su YouTube attirano fan dalla Spagna, ma anche da altri Paesi.

C’è anche il forum in spagnolo del Gothic Clan, definito come la più grande community ispanica dedicata agli amanti delle saghe di Gothic e Risen. I giocatori di lingua spagnola sono anche stati fra i primi a vedere una localizzazione a loro dedicata della mod Le Cronache di Myrtana, uscita nell’Ottobre del 2022.

ITALIA

La community italiana di Gothic è nata nel 2002. A quel tempo, un sito e un forum italiano raggruppavano una singola community dedicata a tutti gli RPG: The Elder Scroll, Neverwinter Nights, Icewind Dale, Might and Magic, Torment e molti altri… E ovviamente Gothic. Dopo l’uscita di Gothic 2, questa unica community si è divisa in molte altre community, ognuna dedicata a un RPG specifico. Da qui è nato il primo sito e il primo forum dedicato alla saga di Gothic, ovvero Gothic Italia, che è stato il punto di riferimento più importante in Italia per chi si affacciava per la prima volta nel mondo fantasy della saga di Gothic.

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ELEX è bizzarro e talvolta di scarsa qualità, ma completamente aperto


Il blog americano Destructoid ha pubblicato un articolo su ELEX, dopo aver provato la demo distribuita alle varie testate video-ludiche.


The Legend of Zelda: Breath of the Wild mi ha fatto apprezzare da una nuova prospettiva i videogiochi open-world. Amo la libertà nell’affrontare le missioni (o nel poterle trascurare) e nell’ordine in cui posso gestirle. Mentre videogiochi come Grand Theft Auto e i più recenti Elder Scrolls offrono solo ritagli di questa libertà, essi tendono ad accompagnarti per mano nel corso della trama principale, facendo inevitabilmente venir voglia al giocatore di ribellarsi al sentiero già tracciato.

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SPECIALE: Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei!

Un nostro affezionato utente, prossimo membro dello staff di Piranha Bytes Italia (ora possiamo dirvelo), ci ha segnalato e ha tradotto in italiano questo interessante articolo di rockpapershotgun.com. A voi l’interessante lettura, e un caloroso benvenuto alla nuova colonna dello staff 😛

Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei

Uno dei tanti nebulosi concetti che nascono scrivendo a proposito di un gioco è il “senso del luogo”. Parliamo di mondi, luoghi e scenari che spesso si riducono ad inusuali morfologie o direzioni artistiche – particolari e dettagli grafici delle superfici, piuttosto che fautori di un vero senso di identità.

Gothic, dall’altra parte, non vuole essere, in questo senso, particolarmente ispirato. Il suo ambiente non è il singolare mondo sotterraneo di Arx Fatalis, neppure il variegato e alieno paesaggio di Morrowind. Piranha Bytes, nel 2001 ha capito che un luogo è tale non a per la sua morfologia, per il bioma o l’architettura, ma lo è per la popolazione che lo caratterizza.

La maggior parte degli RPG ha un viavai di PNG. Gothic ha, invece, una “società”.

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“Meglio tardi che mai…” – Recensione Risen 3 Enhanced Edition!

Mi stavo quasi chiedendo se dopo più di un anno dalla pubblicazione di Risen 3 “Titan Lords”, Mosè Viero de la “La Maschera Riposta“, avrebbe recensito quest’ultimo capitolo della saga di Risen. Ero lì davanti allo schermo del mio PC ad aspettare, girando i pollici e all’improvviso una notifica e-mail inaspettata mi ha incuriosito… ma sopratutto ha cessato la mia attesa! E’ giunta l’ora di leggere e analizzare la corposa recensione che a parte la mia scherzosa presentazione, fa sempre piacere leggere!

Sakkio

Risen 3: Titan Lords

L’ultima fatica di Piranha Bytes è un gioco senza infamia e senza lode, che ripropone le formule del passato senza troppa convinzione e ribadendo uno ad uno tutti i limiti di questo gruppo di autori.

1. Trovare la propria dimensione

Tutti gli ambiti della produzione artistica, usando il termine nel senso più estensivo possibile, conoscono il fenomeno che potremmo chiamare della “partenza bruciante”: se ne trovano esempi nella musica, nel cinema, e ovviamente anche nel videogioco. Ci stiamo riferendo a quegli autori che cominciano il loro percorso con un’opera eccezionale o comunque riconosciuta universalmente come tappa essenziale nella storia di un determinato genere, e che rimangono inchiodati al loro esordio come a un termine di paragone impossibile financo da eguagliare, figuriamoci da superare. Ebbene, la casa di sviluppo tedesca Piranha Bytes rappresenta, nel piccolo ambito dei GdR digitali, l’esempio forse migliore di “partenza bruciante”: il loro epicoGothic del 2001 è ancora adesso considerato una vera e propria pietra miliare, il primo gioco dell’epoca contemporanea a offrire un mondo coerente e reattivo, rappresentato con un originalissimo approccio tutto basato sulla simulazione.

Il suo seguito Gothic II ampliava il concetto iniziale mantenendo un equilibrio mirabile, e infatti molti appassionati lo ritengono importante e significativo almeno come il titolo d’esordio: da lì in avanti, però, la parabola di Piranha è stata irresistibilmente discendente. Gothic III, un progetto letteralmente gigantesco, è crollato sotto il peso delle sue assurde ambizioni: e la nuova sagaRisen oscilla tra sterili riproposizioni di formule ormai usurate e passi avventati in direzioni decisamente poco focalizzate.

Il gioco che ci apprestiamo ad analizzare, Risen 3: Titan Lords, è per di più esempio eminente della scarsa consuetudine che questa casa di sviluppo ha con i meccanismi del marketing più elementare: il prodotto in oggetto, infatti, venne annunciato con uno scarno comunicato poche settimane prima della sua pubblicazione, risalente all’agosto 2014. Si tratta certo di un problema che ci interessa assai meno di quelli presentati dal gioco in sé, ma siamo di fronte all’ennesima prova del fatto che Piranha sbaglia costantemente nel calibrare la natura stessa del suo campo d’azione. Se con i tuoi prodotti vuoi competere nel mondo dei giochi tripla A, devi necessariamente promuovere i tuoi titoli con forza e convinzione: se non hai i mezzi o la voglia per farlo, è saggio aggiustare la tua mira e collocarti in una dimensione differente, puntando a confezionare giochi di minor sforzo produttivo ma non necessariamente meno meritevoli di plauso. Il difetto capitale dei prodotti Piranha è forse proprio questo: mirano con ogni evidenza a competere con i ‘grandi’, ma senza averne i mezzi. Né dal punto di vista strettamente creativo né da quello più ampiamente produttivo. Risen 3, purtroppo, conferma in pieno il problema.

I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter

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Speciale di GameStar – I pirati dei Piranha Bytes

World of Risen ci segnala l’ultimo speciale di GameStar.de, dedicato a Risen 2: Dark Waters, prima della sua release. In fondo all’articolo trovate anche dei nuovi screenshot, pubblicati all’inizio di aprile e presenti sullo stesso sito.

I Piranha Bytes hanno ambientato il loro “Risen 2: Dark Waters” in un mondo piratesco, con tutta l’atmosfera dei caraibi. Sembra uno scenario inusuale per un gioco di ruolo fantasy, ma si basa su una lunga tradizione.

Una splendida spiaggia caraibica. Sabbia bianca. Le palme ondeggiano nella calda brezza. Nelle capanne ricoperte di paglia abitano dei ringhianti pirati. Hanno tutti i loro problemi, ma fortunatamente è di passaggio l’eroe senza nome, per risolverli. Questo, che sembra uno scenario qualsiasi di “Risen 2: Dark Waters” dei Piranha Bytes, trova in realtà il suo spunto iniziale nel 2003.

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Risen 2 – Un navigatore in crociera

World of Risen aveva segnalato la pubblicazione in rete della lunga anteprima di Gamestar.de, comparsa nella rivista di gennaio. Ora potete leggere di seguito la traduzione in italiano!


L’eroe di Risen 2 non ha un nome, ma ha tutte le capacità di ribattere di un intero gruppo di oratori. Quando una maga lo avverte del fatto che: “Molti pericoli ti attendono, sangue e morte.”, il salvatore di mondi ribatte — col tono classico che ci saremmo aspettati da un eroe di Gothic — “Grandioso.
In quanto ex-alcolista, novello-pirata e cacciatori di titani, il nostro eroe di Risen 2 non è un uomo di grandi parole, bensì uno che fa valere le azioni ed i fatti. Tra l’altro, azioni e fatti che fa compiere anche ad altri, grazie alla possibilità di controllare ignare vittime grazie al potere del voodoo.
Abbiamo giocato a Risen 2 per un’intera giornata presso gli uffici del publisher Deep Silver, esplorando un’intera isola, studiando la fazione degli indigeni (ai quali appartiene anche la maga di prima), ci siamo occupati approfonditamente del voodoo e altre cose interessanti!

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Risen 2: Dark Waters – Pirati in erba? Mica tanto!

Multiplayer.it ha pubblicato una nuova anteprima di Risen 2: Dark Waters, dopo averlo provato direttamente presso i Piranha Bytes.

Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di conoscere questo sequel attraverso un paio di incontri piuttosto corposi da un punto di vista contenutistico. Prima è stata la volta delle immancabili fiere di settore, l’E3 e la GamesCom grazie alle quali siamo riusciti a scoprire i primi dettagli approfonditi sulla trama e i personaggi, poi è stato grazie a un hands on di ampio respiro scritto da Roberto che abbiamo toccato con mano il sistema che gestisce i companion e la buona libertà offerta al giocatore nell’affrontare le quest avendo allo stesso tempo un’infarinatura del sistema di combattimento alle prese con nemici normali e boss.
Ma Piranha Bytes ha continuato a spingere con forza sul suo nuovo progetto al punto da invitarci direttamente a casa loro, a Monaco, per giocare in totale libertà le prime ore di Risen 2: Dark Waters. La nostra prova si è quindi focalizzata sulla sequenza introduttiva, ambientata in una Caldera ormai in preda al caos per poi spostarsi rapidamente nella rigogliosa Tacarico dopo una manciata di ore di gioco saltate con l’ausilio di un comodo salvataggio. Vediamo nel dettaglio cosa abbiamo sperimentato.

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La seconda esclusiva TeamXbox

Dal forum Deep Silver, abbiamo saputo che il sito TeamXbox ha pubblicato una seconda esclusiva, dedicata a Risen 2: Dark Waters, dopo quella dedicata al protagonista. L’articolo contiene una breve biografia del Capitano Barba d’Argento, con informazioni che però hanno suscitato qualche dubbio nella community e che quindi vanno prese con le pinze, in attesa di conferme ufficiali.

AGGIORNAMENTO 13/12/2011: Gadwyn, International Community Manager di Deep Silver, ha smentito il nome della nave di Barba d’Argento, rivelato nella notizia qui tradotta, e ha detto solo che non si tratta di una notizia ufficiale, quindi rimane ancora il dubbio sul nome “Khorini”.

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Speciale Risen 2 al Lucca Comics & Games

Il 29 e 30 ottobre alcuni membri dello staff di Risen Italia hanno partecipato alla fiera Lucca Comics & Games, per provare di persona Risen 2: Dark Waters. A causa di vari impegni personali, abbiamo dovuto rimandare questo speciale, ma alla fine siamo riusciti a completarlo. Un ringraziamento a Lck, che è stato il nostro fotografo, ci ha ripreso e ha montato il video.

Iniziamo col video, dove trovate la nostra presentazione di quanto abbiamo visto e provato, oltre ad alcune riprese fatte nello stand.

Di seguito troverete, invece, le impressioni a freddo dei membri dello staff, che hanno potuto partecipare all’evento, insieme ad alcune foto.

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