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ELEX è bizzarro e talvolta di scarsa qualità, ma completamente aperto


Il blog americano Destructoid ha pubblicato un articolo su ELEX, dopo aver provato la demo distribuita alle varie testate video-ludiche.


The Legend of Zelda: Breath of the Wild mi ha fatto apprezzare da una nuova prospettiva i videogiochi open-world. Amo la libertà nell’affrontare le missioni (o nel poterle trascurare) e nell’ordine in cui posso gestirle. Mentre videogiochi come Grand Theft Auto e i più recenti Elder Scrolls offrono solo ritagli di questa libertà, essi tendono ad accompagnarti per mano nel corso della trama principale, facendo inevitabilmente venir voglia al giocatore di ribellarsi al sentiero già tracciato.

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SPECIALE: Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei!

Un nostro affezionato utente, prossimo membro dello staff di Piranha Bytes Italia (ora possiamo dirvelo), ci ha segnalato e ha tradotto in italiano questo interessante articolo di rockpapershotgun.com. A voi l’interessante lettura, e un caloroso benvenuto alla nuova colonna dello staff 😛

Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei

Uno dei tanti nebulosi concetti che nascono scrivendo a proposito di un gioco è il “senso del luogo”. Parliamo di mondi, luoghi e scenari che spesso si riducono ad inusuali morfologie o direzioni artistiche – particolari e dettagli grafici delle superfici, piuttosto che fautori di un vero senso di identità.

Gothic, dall’altra parte, non vuole essere, in questo senso, particolarmente ispirato. Il suo ambiente non è il singolare mondo sotterraneo di Arx Fatalis, neppure il variegato e alieno paesaggio di Morrowind. Piranha Bytes, nel 2001 ha capito che un luogo è tale non a per la sua morfologia, per il bioma o l’architettura, ma lo è per la popolazione che lo caratterizza.

La maggior parte degli RPG ha un viavai di PNG. Gothic ha, invece, una “società”.

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“Meglio tardi che mai…” – Recensione Risen 3 Enhanced Edition!

Mi stavo quasi chiedendo se dopo più di un anno dalla pubblicazione di Risen 3 “Titan Lords”, Mosè Viero de la “La Maschera Riposta“, avrebbe recensito quest’ultimo capitolo della saga di Risen. Ero lì davanti allo schermo del mio PC ad aspettare, girando i pollici e all’improvviso una notifica e-mail inaspettata mi ha incuriosito… ma sopratutto ha cessato la mia attesa! E’ giunta l’ora di leggere e analizzare la corposa recensione che a parte la mia scherzosa presentazione, fa sempre piacere leggere!

Sakkio

Risen 3: Titan Lords

L’ultima fatica di Piranha Bytes è un gioco senza infamia e senza lode, che ripropone le formule del passato senza troppa convinzione e ribadendo uno ad uno tutti i limiti di questo gruppo di autori.

1. Trovare la propria dimensione

Tutti gli ambiti della produzione artistica, usando il termine nel senso più estensivo possibile, conoscono il fenomeno che potremmo chiamare della “partenza bruciante”: se ne trovano esempi nella musica, nel cinema, e ovviamente anche nel videogioco. Ci stiamo riferendo a quegli autori che cominciano il loro percorso con un’opera eccezionale o comunque riconosciuta universalmente come tappa essenziale nella storia di un determinato genere, e che rimangono inchiodati al loro esordio come a un termine di paragone impossibile financo da eguagliare, figuriamoci da superare. Ebbene, la casa di sviluppo tedesca Piranha Bytes rappresenta, nel piccolo ambito dei GdR digitali, l’esempio forse migliore di “partenza bruciante”: il loro epicoGothic del 2001 è ancora adesso considerato una vera e propria pietra miliare, il primo gioco dell’epoca contemporanea a offrire un mondo coerente e reattivo, rappresentato con un originalissimo approccio tutto basato sulla simulazione.

Il suo seguito Gothic II ampliava il concetto iniziale mantenendo un equilibrio mirabile, e infatti molti appassionati lo ritengono importante e significativo almeno come il titolo d’esordio: da lì in avanti, però, la parabola di Piranha è stata irresistibilmente discendente. Gothic III, un progetto letteralmente gigantesco, è crollato sotto il peso delle sue assurde ambizioni: e la nuova sagaRisen oscilla tra sterili riproposizioni di formule ormai usurate e passi avventati in direzioni decisamente poco focalizzate.

Il gioco che ci apprestiamo ad analizzare, Risen 3: Titan Lords, è per di più esempio eminente della scarsa consuetudine che questa casa di sviluppo ha con i meccanismi del marketing più elementare: il prodotto in oggetto, infatti, venne annunciato con uno scarno comunicato poche settimane prima della sua pubblicazione, risalente all’agosto 2014. Si tratta certo di un problema che ci interessa assai meno di quelli presentati dal gioco in sé, ma siamo di fronte all’ennesima prova del fatto che Piranha sbaglia costantemente nel calibrare la natura stessa del suo campo d’azione. Se con i tuoi prodotti vuoi competere nel mondo dei giochi tripla A, devi necessariamente promuovere i tuoi titoli con forza e convinzione: se non hai i mezzi o la voglia per farlo, è saggio aggiustare la tua mira e collocarti in una dimensione differente, puntando a confezionare giochi di minor sforzo produttivo ma non necessariamente meno meritevoli di plauso. Il difetto capitale dei prodotti Piranha è forse proprio questo: mirano con ogni evidenza a competere con i ‘grandi’, ma senza averne i mezzi. Né dal punto di vista strettamente creativo né da quello più ampiamente produttivo. Risen 3, purtroppo, conferma in pieno il problema.

I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter

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Speciale di GameStar – I pirati dei Piranha Bytes

World of Risen ci segnala l’ultimo speciale di GameStar.de, dedicato a Risen 2: Dark Waters, prima della sua release. In fondo all’articolo trovate anche dei nuovi screenshot, pubblicati all’inizio di aprile e presenti sullo stesso sito.

I Piranha Bytes hanno ambientato il loro “Risen 2: Dark Waters” in un mondo piratesco, con tutta l’atmosfera dei caraibi. Sembra uno scenario inusuale per un gioco di ruolo fantasy, ma si basa su una lunga tradizione.

Una splendida spiaggia caraibica. Sabbia bianca. Le palme ondeggiano nella calda brezza. Nelle capanne ricoperte di paglia abitano dei ringhianti pirati. Hanno tutti i loro problemi, ma fortunatamente è di passaggio l’eroe senza nome, per risolverli. Questo, che sembra uno scenario qualsiasi di “Risen 2: Dark Waters” dei Piranha Bytes, trova in realtà il suo spunto iniziale nel 2003.

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Risen 2 – Un navigatore in crociera

World of Risen aveva segnalato la pubblicazione in rete della lunga anteprima di Gamestar.de, comparsa nella rivista di gennaio. Ora potete leggere di seguito la traduzione in italiano!


L’eroe di Risen 2 non ha un nome, ma ha tutte le capacità di ribattere di un intero gruppo di oratori. Quando una maga lo avverte del fatto che: “Molti pericoli ti attendono, sangue e morte.”, il salvatore di mondi ribatte — col tono classico che ci saremmo aspettati da un eroe di Gothic — “Grandioso.
In quanto ex-alcolista, novello-pirata e cacciatori di titani, il nostro eroe di Risen 2 non è un uomo di grandi parole, bensì uno che fa valere le azioni ed i fatti. Tra l’altro, azioni e fatti che fa compiere anche ad altri, grazie alla possibilità di controllare ignare vittime grazie al potere del voodoo.
Abbiamo giocato a Risen 2 per un’intera giornata presso gli uffici del publisher Deep Silver, esplorando un’intera isola, studiando la fazione degli indigeni (ai quali appartiene anche la maga di prima), ci siamo occupati approfonditamente del voodoo e altre cose interessanti!

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Risen 2: Dark Waters – Pirati in erba? Mica tanto!

Multiplayer.it ha pubblicato una nuova anteprima di Risen 2: Dark Waters, dopo averlo provato direttamente presso i Piranha Bytes.

Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di conoscere questo sequel attraverso un paio di incontri piuttosto corposi da un punto di vista contenutistico. Prima è stata la volta delle immancabili fiere di settore, l’E3 e la GamesCom grazie alle quali siamo riusciti a scoprire i primi dettagli approfonditi sulla trama e i personaggi, poi è stato grazie a un hands on di ampio respiro scritto da Roberto che abbiamo toccato con mano il sistema che gestisce i companion e la buona libertà offerta al giocatore nell’affrontare le quest avendo allo stesso tempo un’infarinatura del sistema di combattimento alle prese con nemici normali e boss.
Ma Piranha Bytes ha continuato a spingere con forza sul suo nuovo progetto al punto da invitarci direttamente a casa loro, a Monaco, per giocare in totale libertà le prime ore di Risen 2: Dark Waters. La nostra prova si è quindi focalizzata sulla sequenza introduttiva, ambientata in una Caldera ormai in preda al caos per poi spostarsi rapidamente nella rigogliosa Tacarico dopo una manciata di ore di gioco saltate con l’ausilio di un comodo salvataggio. Vediamo nel dettaglio cosa abbiamo sperimentato.

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La seconda esclusiva TeamXbox

Dal forum Deep Silver, abbiamo saputo che il sito TeamXbox ha pubblicato una seconda esclusiva, dedicata a Risen 2: Dark Waters, dopo quella dedicata al protagonista. L’articolo contiene una breve biografia del Capitano Barba d’Argento, con informazioni che però hanno suscitato qualche dubbio nella community e che quindi vanno prese con le pinze, in attesa di conferme ufficiali.

AGGIORNAMENTO 13/12/2011: Gadwyn, International Community Manager di Deep Silver, ha smentito il nome della nave di Barba d’Argento, rivelato nella notizia qui tradotta, e ha detto solo che non si tratta di una notizia ufficiale, quindi rimane ancora il dubbio sul nome “Khorini”.

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Speciale Risen 2 al Lucca Comics & Games

Il 29 e 30 ottobre alcuni membri dello staff di Risen Italia hanno partecipato alla fiera Lucca Comics & Games, per provare di persona Risen 2: Dark Waters. A causa di vari impegni personali, abbiamo dovuto rimandare questo speciale, ma alla fine siamo riusciti a completarlo. Un ringraziamento a Lck, che è stato il nostro fotografo, ci ha ripreso e ha montato il video.

Iniziamo col video, dove trovate la nostra presentazione di quanto abbiamo visto e provato, oltre ad alcune riprese fatte nello stand.

Di seguito troverete, invece, le impressioni a freddo dei membri dello staff, che hanno potuto partecipare all’evento, insieme ad alcune foto.

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La prima esclusiva TeamXbox

Dal forum Deep Silver, abbiamo saputo che il sito TeamXbox ha annunciato di aver preso un accordo con Deep Silver e i Piranha Bytes, per una serie di esclusive dedicate a Risen 2: Dark Waters, che comprenderanno articoli, interviste, video, screenshot e così via. La prima esclusiva contiene la biografia dell’eroe senza nome, protagonista del gioco, un concept art che lo raffigura e una breve intervista a Daniel Oberlerchner di Deep Silver.

Anzitutto, parliamo un po’ della trama generale di Risen 2. Parecchi anni dopo la fine di Risen, l’umanità è spinta al limite della sopravvivenza ed uno degli unici porti sicuri rimasti è Caldera, una città posizionata sulla penisola del Reame Perduto. Tuttavia, anche questo baluardo è minacciato dal mondo piombato nel caos, quando compaiono mostri marini che interrompono bruscamente l’arrivo dei carichi con provviste vitali. L’eroe, avendo udito una voce secondo cui i pirati delle Isole del Sud sarebbero a conoscenza di un modo per scacciare le creature delle profondità marine, si mette in viaggio per infiltrarsi tra i loro ranghi e tentare di acquisire questa conoscenza, in tempo per salvare Caldera dal pericolo imminente.

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Uno gnomo come membro dell’equipaggio

Come avrete letto nelle ultime anteprime che abbiamo segnalato di recente, in Risen 2 compaiono degli gnomi diversi da quelli che abbiamo visto nel primo Risen. Mentre lì queste creature erano sempre ostili al protagonista, Deep Silver ha dichiarato con un comunicato ufficiale che in Risen 2 avranno una presentazione più sfaccettata e non saranno più solamente semplici nemici. Saranno presenti anche degli esemplari pacifici con i quali l’eroe può parlare, e ci sarà addirittura la possibilità di reclutare nel proprio equipaggio uno gnomo di nome “Jaffar”. Di seguito vi riportiamo il comunicato stampa, con alcuni dettagli su Jaffar:

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