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Viviamo il sogno – Intervista ai Piranha Bytes

Su World of Risen è stata segnalata una lunga intervista ai Piranha Bytes, fatta dal sito Krawall.de. Eccovi di seguito la traduzione in italiano!

Quando siamo andati a visitare la GamesCom, non abbiamo fatto soltanto le solite cose. Eccezion fatta per la lotta con la pizza nelle stanze dell’albergo, ma in quel caso si tratta di una buona tradizione. Quindi, invece di chiedere agli sviluppatori di parlarci della prossima data di pubblicazione, abbiamo preferito far loro delle domande un po’ più interessanti. Con Bioware abbiamo parlato di sesso, con DICE delle declamazioni del capo di EA e con i Piranha Bytes di loro stessi.

Da più di un decennio questo gruppo di sviluppatori tedeschi lavora a marchi come Risen e Gothic, e sembra che non abbiano ancora iniziato ad annoiarsi. Abbiamo parlato con 3 dei Piranha della loro filosofia di sviluppo, punti bassi ed alti, “Risen 2” naturalmente, quello che accadrà con Gothic e così via. Nel gruppo c’erano il capogruppo Björn Pankratz, l’autrice Jenny Pankratz e Mattias Filler, anche lui un autore della storia di Risen.

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Sascha Henrichs fuori dai Piranha Bytes?

Scalpore ha suscitato in questi giorni su World of Risen, la notizia che Sascha Henrichs, 3d artist dei Piranha Bytes, ha pubblicato sul suo profilo di Google+, ovvero che non avrebbe più fatto parte dei Piranha Bytes:

“15.10.2011 my last day as an emplyee at Piranha Bytes. from then on a weight is finally lifted from me!”

Prontamente, essendo stato equivocato, l’interessato ha chiarito il giorno dopo con un post su World of Risen: nessuna lite o risentimento con i Piranha, semplicemente ha voluto mettersi in proprio, ma continuerà comunque a lavorare con i Piranha. Solamente, stavolta, lo farà in veste di freelancer, e non come dipendente.

JoWooD acquistata!

Dopo il calvario degli ultimi mesi dell’azienda austriaca ormai in fallimento, la televisione austriaca ORF ha fatto sapere oggi che JoWooD è stata acquistata dall’azienda Wingefors Invest AB, con sede in Svezia.

Il liquidatore che si è occupato della questione, Helmut Platzgummer, ha dichiarato che gli svedesi hanno acquisito la maggior parte di JoWooD e che le attività del publisher austriaco continueranno anche se in chiave più marginale. Non è stata assicurata la continuità di impiego agli attuali dipendenti JoWooD. Il publisher impiega al momento circa 85 persone, di cui 20-25 in Austria.

Dopo l’azione d’acquisto, la società svedese ha ottenuto la maggior parte della proprietà JoWooD in Austria e circa il 95% della società figlia SC Quantic LAB SRL con stabilimento in Romania.

Questo era il nostro obiettivo: realizzare il gioco più cool che sia mai stato creato.

Su World of Risen, Foobar ha tradotto in inglese l’intervista fatta dal sito Gamona.de a Björn Pankratz, Game Designer e Project Director dei Piranha Bytes. Come sempre, eccovi la traduzione italiana.

Björn Pankratz, Game Designer e Project Director dei Piranha Bytes.

Gamona: Ciao Björn. Anzitutto: dopo la presentazione di Risen 2, ho davvero avvertito l’urgenza di esplorare quel mondo, di scoprire tutto e muovermi in esso. Come è sempre accaduto con voi, molte aspetti dell’architettura appaiono attentamente realizzati a mano. Pensate che sia un complimento, se vi dico che mi ha ricordato un po’ The Witcher 2 pubblicato di recente?

Björn Pankratz: Sì, per me è sicuramente un complimento, perché so che The Witcher 2 è un gioco prodotto con molto impegno. Ci sforziamo sempre di offrire un buon look e di combinarlo con i nostri meccanismi tipici. Cerchiamo anche di rendere la grafica la migliore possibile e, quando veniamo paragonati a The Witcher 2, è sicuramente un grosso complimento per noi.

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Settimana a tema JoWooD: i Piranha Bytes sul futuro di Gothic

Pc Games ha pubblicato la prima di una serie di interviste sugli alti e bassi di JoWooD, con domande che verteranno in particolare sul futuro di Gothic, Arcania e compagnia. Trovate l’elenco completo degli intervistati su Gothic Italia.

Qui su Risen Italia iniziamo a postare l’intervista a Michael Rüve, dal momento che parla in generale dei Piranha Bytes, di cui fa parte.

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JoWooD forse venduta entro la fine di Giugno

Grazie ad una segnalazione di World of Gothic, abbiamo saputo che l’amministratore, che si occupa dell’insolvenza del publisher JoWooD, spera di vendere in blocco l’intera compagnia entro la fine di Giugno.

Ci stiamo lavorando sopra, stiamo cercando opzioni. Probabilmente la compagnia sarà venduta tutta insieme, questo è il nostro obiettivo“, così Helmut Platzgummer ha riferito all’Austrian Press Agency (APA) giovedì. Comunque, per il momento nessun gruppo ha mostrato un interesse concreto per la compravendita.

Perché i Piranha Bytes lasciarono JoWooD

World of Gothic ha segnalato la pubblicazione di un articolo sul vecchio rapporto tra i Piranha Bytes e JoWooD sul sito Eurogamer. Eccovi di seguito la traduzione.

Gothic 3 ottenne solo il punteggio 8/10 perché il produttore JoWooD “forzò” l’uscita del gioco mentre non era ancora pronto, questo hanno rivelato gli sviluppatori Piranha Bytes ad Eurogamer.

Quella fu la la goccia che fece traboccare il vaso: i Piranha Bytes abbandonarono il loro storico publisher e la famosa serie RPG che avevano creato.

Il problema riguardava – per sintetizzare – alcune differenze d’opinione tra noi e il publisher” afferma un cofondatore dei Piranha Bytes, Michael Hoge. “E tutto crollò quando il publisher ci impose di pubblicare Gothic 3, mentre non era ancora pronto.”

Ad essere sinceri, se l’avessimo completato nei tempi che avevamo stabilito, sarebbe andato tutto bene. Ma, come è accaduto, lo sviluppo del progetto richiese più tempo del previsto, e invece di tentare di trovare una soluzione insieme – come sarebbe stato corretto – vollero semplicemente pubblicarlo. Suppongo che questa decisione fu presa in base al loro orientamento verso la borsa. Così decidemmo poi di procedere per strade separate.

JoWooD proseguì nel tentativo di pubblicare un quarto Gothic, rivolgendosi agli sviluppatori Spellbound Software. Il risultato è stato pessimo: ArcaniA – A Gothic Tale è “un noioso foglio elettronico” di idee, che non ha soddisfatto i giocatori “né psicologicamente né materialmente” – 4/10.

Nel frattempo, i Piranha Bytes realizzarono Risen, che se la cavò solo leggermente meglio, guadagnando 6/10 con la versione per PC e 4/10 con quella per console.

A noi sembrava una situazione vantaggiosa per tutti” dice Hoge a proposito dell’impatto di ArcaniA – A Gothic Tale, “perché sapevamo che avremmo riottenuto il marchio.”

Attualmente, JoWooD non ha più alcun diritto di sviluppare qualche altro titolo Gothic, per cui riavremo i diritti – penso l’anno prossimo. Non ho il contratto qui a portata di mano. Molto presto sarà scaduto e riotterremo i diritti. E lo sapevamo sin dall’inizio.

Pensavamo, OK, primo scenario: realizzano un buon gioco, il che favorirebbe il marchio. Secondo scenario: falliscono e tutti quanti sanno il perché.

Il brand manager Deep Silver, Daniel ‘doberlec’ Oberlerchner, ha aggiunto: “Non sono sicuro che tutti siano al corrente del fatto che i proprietari del marchio Gothic sono di fatto i Piranha Bytes – e non JoWooD.

In realtà i Piranha Bytes avevano solamente prestato il marchio a JoWooD per un paio di titoli.

JoWooD, adesso, sta affrontando la bancarotta. Tutti i progetti in corso, compresa l’espansione di Arcania Fall of Setarrif, sono stati sospesi.

I Piranha Bytes, d’altro canto, stanno lavorando sodo a Risen 2, un gioco che sarà migliore in tutte le aree rispetto a Risen 1.

Quando il lavoro su quel gioco finirà e i diritti di Gothic ritorneranno a casa, Risen diventerà Gothic?

Questa è una domanda pericolosa“, dice ridendo Oberlerchner. “È un grande segreto!

No, non possiamo parlarne – sul serio.”


Traduzione in italiano a cura di Colmar.

Jowood intenta una causa contro Koch Media

Banner World of Risen

Su World of Risen è comparsa la notizia di una causa intentata da Jowood a Koch Media.

Oggi la precedente casa produttrice dei Piranha Bytes, la Jowood Entertainment corporation, ha intentato una causa contro la loro attuale casa produttrice, Koch Media Ltd., presso il Tribunale Commerciale di Vienna, Austria. Tuttavia, la causa non riguarda il team di sviluppo di Essen e neanche il videogioco Risen o Arcania, ma verte solo su questioni puramente economiche. Quando Jowood era in crisi nel 2005, Koch Media subentrò come investitore strategico. Fino al 2008, la compagnia di Monaco di Baviera ha continuato a vendere tutte le azioni di Jowood.

Apparentemente, Jowood è convinta che Koch Media non abbia corrisposto esattamente quanto aveva ricevuto in azioni della compagnia nel Debt-Equity Swap (conversione di crediti in partecipazioni azionarie). Questo è stato confermato da un revisore contabile, sostiene Jowood, che ora vuole ottenere i restanti 2,36 milioni di euro da Koch Media, portandola davanti alla legge.

Dato che la stessa Jowood crede che questa disputa legale si trascinerà per anni, è molto improbabile che essa avrà un impatto significativo su Risen 2.

Auguri di buone feste!

Anche quest’anno il team di Piranha Bytes Italia desidera esprimere i migliori auguri di buone feste e buon anno a tutta la community, ai vari team amatoriali ed agli altri fan-site dedicati a “Gothic Saga“, per tutto l’aiuto, il supporto e la piacevole presenza nei forum!

Anche l’anno venturo ci vedrà impegnati, come sempre, a farvi avere tutte il supporto e le notizie legate alla Saga, attendibili e completamente in italiano, direttamente su questo sito o sul nostro forum.

A presto!

Una visita negli studios Piranha Bytes…

Il fansite russo Risen2.ru ha pubblicato una video intervista a Mike Hoge dei Piranha Bytes in cui si visitano gli studios della software house tedesca e si vedono alcuni dei Piranha al lavoro al loro nuovo “progetto segreto”.

Di seguito il video e la trascrizione in italiano:

“Sono Mark dei Piranha Bytes ed ora vi mostrerò i nostri studios.”

“I nostri publisher russi ci hanno chiesto di farvi fare un breve tour del nostro ufficio, per cui è quello che faremo. Seguitemi!”

“Questi sono Quy e, poco più là, Paul. Loro lavorano alla grafica di un nuovo progetto, che ovviamente è segretissimo per cui non possiamo farvi vedere i monitor. Quello là è Michael, il nostro managing director che presta attenzione ai nostri soldi.” [ride]

“La parte più importante è ovviamente la cucina, dove prepariamo il caffè. Ognuno ha la propria tazza, vedete, questa è la mia. Questa è quella di Tom, che in realtà non lavora più qui. OK.”

“Qui abbiamo degli altri artisti, Sasha e Didi. Fanno le cose da artisti. Qui vediamo un prototipo di un dialogo per il nostro prossimo gioco. Ovviamente vogliamo migliorare le scene con dialoghi e cose del genere. Non stai ascoltando? (rivolto a Didi) Sono molto occupati…”

Mike: “Mathias, dì ciao ai nostri amici russi.”
Mathias: “Salve, amici russi.”
Mike: “Qui vedete Stefan e Jan. Lui sta facendo degli artwork concettuali per il nostro nuovo prodotto. E Mario sta facendo roba tecnica. Non sappiamo cosa, ma a qualcosa sta lavorando.” [ride]

Mike: “Ecco, qui vedete i programmatori. Questo è Roman. Dì ciao ai nostri amici russi. Ci sono anche Andrey, Kurt e Philipp.”
Andrey: “Ciao Russia!”
Mike: “Stanno lavorando al nostro prossimo progetto, forse possiamo dare un’occhiata al PC di Philipp, a cosa sta lavorando.”
Philipp: “Niente di interessante qui.”
Mike: “Oh, ma dai. Vedo delle scatole e qualche colore strano. Ma cos’è?”
Philipp: “Questo è un prototipo per il rendering subacqueo, dovrebbe mostrare lo scattering ambientale della luce.”
Mike: “Stiamo facendo un gioco subacqueo quindi?”
Philipp: “Esatto. Con sottomarini e tutto!”
Mike: “È top-secret, scusate…”

“Questo è tutto, credo. Ci vediamo! Ciao!”