Una serata su Twitch con due grandi ex-Piranha Bytes!

Come già annunciato all’interno del gruppo Facebook Piranha Bytes Italia, domenica 22 si è tenuto uno streaming molto speciale sul canale Twitch di Kai Rosenkranz. Uno dei volti più noti della serie ha infatti deciso di invitare colui che può essere considerato il padre di Gothic: Mike Hoge.
Un ringraziamento particolare al nostro Enrico -Henry- Blasoni e ad un nostro utente che ci segue da sempre, Riccardo Curreli, che si sono offerti di carpire tutte le informazioni possibili durante lo streaming e anche successivamente rivedendo il video.

La prima parte dello streaming è stata un’ottima occasione per ricavare qualche informazione direttamente dalla viva voce del creative director della serie, che si è dimostrato molto disponibile a rispondere sia alle domande di Kai sia a quelle dei fan in chat.


Ecco di seguito tutte le informazioni salienti:

  • Kai ha ammesso di non aver mai giocato al primo Gothic, pur conoscendone molti aspetti e avendo partecipato allo sviluppo.
  • Mike ha giocato sola una volta al primo Gothic per intero, una volta finito il gioco, per vedere in prima persona il lavoro che aveva fatto; poi aveva proseguito col progetto successivo.
  • Tendenzialmente il team dei Piranha Bytes è sempre stato coeso e non ci sono stati né licenziamenti né dimissioni da un capitolo all’altro, ma solo nuove assunzioni.
  • Mike apprezza Gothic e Gothic 2 allo stesso modo, quindi fa fatica a scegliere il suo preferito. A suo dire, il primo vince per l’innovazione che ha apportato nel genere, ma il secondo è sicuramente più rifinito e ricco di dettagli.
  • Ci sono varie ragioni per cui Mike ha lasciato i Piranha Bytes. Innanzitutto, aveva bisogno di una pausa, in quanto sentiva, dopo tanti anni, di non riuscire più a portare delle novità, ma si stava limitando a creare copie di quanto fatto in passato. In secondo luogo, voleva prendersi cura dei figli, giacché la moglie dopo anni aveva deciso di tornare a lavorare. Infine, aveva alcune nuove idee che mal si adattavano allo stile dei Piranha Bytes…
  • … adesso infatti sta lavorando a un GDR fantascientifico chiamato Spacetime! Un primo prototipo è pronto e sta cercando un editore per portare avanti il progetto.
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Elex È La Roba Più Trash Che Abbia Mai Giocato, Ma Comunque Lo Amo

A due mesi dall’uscita di Elex c’è chi ancora lo recensisce, tramite i vari social dedicati al gioco abbiamo notato questa interessante recensione sul sito di Kotaku. In esclusiva l’abbiamo tradotta in italiano.

Elex è un videogioco mal costruito, pieno di errori, ritardi, cose brutte a vedersi e meccaniche confuse. Non raccomanderei alla maggioranza delle persone di passare del tempo doloroso con questo RPG. E comunque, nonostante tutto, sono ossessionato da Elex. Non riesco a smettere di giocarci. In un anno di grandi titoli Elex è sia uno dei migliori che uno dei peggiori. Il paragone più vicino che posso fare è con Skyrim, o forse Fallout: New Vegas che non seguono la convenzione di cosa un “buon” gioco dovrebbe essere a livello tecnico, nonostante hanno un innegabile splendore. Questi sono quel tipo di giochi che vanno perdonati per essere goduti. Elex richiede di essere perdonato per molte cose. Ho sentito parlare di Elex nei forum in rete, dove i giocatori blateravano del gioco e, in modo confuso, elencavano tonnellate di problemi. Dicevano che era un gioco estremamente difficile con un combattimento terribile. Dicevano che il mondo sembrava tenuto assieme con lo sputo. Dicevano anche che era uno dei migliori RPG degli ultimi anni. Dicevano che era sviluppato dai creatori di Gothic. Dicevano che combinava fantascienza e fantasy. La curiosità ha preso il sopravvento su di me: sembrava un pessimo gioco, ma perché la gente sembrava amarlo? Come era possibile? Ho comprato il gioco per PS4 per capire. La prima cosa che ho notato è stato il lungo tempo di caricamento, che mi ha perplesso perché, francamente, Elex è brutto. Sembra qualcosa della generazione precedente delle console, solo senza una buona estetica a salvarlo. Tutto questo non è aiutato dalle performance legnose, brutte animazioni ed un limitato set di caratteristiche del viso che fa sembrare troppi personaggi uguali gli uni agli altri. Si può dire che è stato fatto a risparmio.

Tu giochi come Jax, un uomo che ricorda un Comandante Shepard:

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Elex – Guida all’acquisto in Italia!

ELEX Logo
Piranha Bytes logo

AGGIORNAMENTO INFORMAZIONI!

Visto che ci sono state molte domande riguardo le chiavi della versione fisica e sull’esatta ora di uscita di ELEX, eccoci qui a porvi rimedio:

“Dov’è la key nella versione Collector’s e Standard Edition?”
Troverete la vostra chiave sotto il DVD. Semplicemente staccatelo delicatamente e avrete lì la vostra chiave Steam.

“Quando possiamo giocare a ELEX?”
ELEX sarà giocabile/scaricabile alle 19 (CET / Europe).


Mancano sette giorni all’uscita di Elex e visto le scarse informazioni sulle versioni che saranno disponibili in Italia, anche dopo le svariate richieste da parte della nostra community italiana è doveroso fare un piccolo quadro sulla situazione.

Elex sarà disponibile in Italia il 17 ottobre 2017 per Pc, PS4 e Xbox One con lingua parlata in inglese e con i sottotitoli e l’interfaccia in italiano. Le versioni disponibili in Italia come per il resto del mondo, sono 3 e possono essere già preordinate dai vari siti specializzati oppure in quelli on-line come ad esempio Gamestop.it, Amazon.it e simili.

  • La versione digital delivery solo per Pc al prezzo di 44,99€ su Steam e su Gog.com.
  • La versione fisica “Standard Edition” è disponibile per tutte e tre le piattaforme, il classico DVD case con il libretto di istruzioni e i 4 DVD per l’installazione al prezzo di circa 49,99€ per la versione Pc e 54,99€ per entrambe le versioni console (il prezzo può variare per tutte le versione di qualche euro), dipende dal punto vendita e dagli sconti che fanno sulle spedizioni e altre offerte.
  • La versione fisica “Collector’s Edition”, è disponibile per tutte e tre le piattaforme, al prezzo di circa 109,99€ per la versione Pc e 119,99€ per entrambe le versioni console (il prezzo può variare per tutte le versione di qualche euro), dipende dal punto vendita e dagli sconti che fanno sulle spedizioni e altre offerte.

    I contenuti all’interno della “Collector’s Edition” sono:
    • Una statuetta di 10 cm di un mago Alba;
    • Un amuleto con la forma di un drone da combattimento;
    • Una mappa in tessuto che mostra il mondo di Magalan;
    • La “colonna sonora” su CD;
    • Il “dietro le quinte” su CD;
    • Un artbook a colori;
    • Il manuale del gioco;
    • E ovviamente il gioco diviso in 4 DVD per l’installazione.

Ecco un immagine appositamente editata in italiano con il contenuto ben visibile della “Collector’s Edition”:

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Elex: Il nuovo grosso gioco di ruolo fantascientifico?

Con i jetpack, desolazioni post-apocalittiche, ed un pizzico di BioShock nel suo DNA, Elex potrebbe prendere molti giocatori di sorpresa quest’anno, ecco l’anteprima tradotta in italiano di Cultured Vultures.

Un ambiente sempre più popolare per ogni forma di media, oggi è la desolazione post-apocalittica: punti bonus per l’inclusione di ribellioni contro governi totalitari o annuali eventi barbarici amati da tutti tranne che dal protagonista (che è inevitabilmente il Prescelto).

Forse questo spiega di più il clima sociale attuale di quello che sono disposto ad approfondire qui, forse perché le opportunità per la creazione di un mondo sono immense. Qualunque sia il sorteggio del genere l’ultima uscita dei Piranha Bytes, il gioco di ruolo open-world Elex, prende un sacco d’ispirazione da tutta la cultura pop, pur continuando a non essere un completo copia ed incolla dalla standard distopia post-apocalittica.

Penso che il gioco che abbia più parallelismi con Elex sia BioShock. Ambientato nelle desolazioni decadenti di Magalan, un pianeta devastato dall’impatto di un meteorite, i giocatori sono introdotti all’ADAM di questo gioco: l’Elex stesso, una sostanza introdotta nella società frazionata dalla cometa. Proprio come l’ADAM, l’Elex può essere raffinato per lo sviluppo di nuove abilità in una vena simile ai plasmidi, o come combustibile per le tecnologie. Anche Magalan ha la sua varietà di Splicer, “malvagi mutanti senza cervello” deformati dalla loro dipendenza dalla sostanza. [ Leggi il resto dell’articolo! ]

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SPECIALE – Dal metallo all’Elex

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Piranha Bytes logo

Prima di iniziare a lavorare al nostro nuovo progetto ‘Piranha Bytes Italia’, unificando in un nuovo sito e forum tutte le saghe di Piranha Bytes, vi segnaliamo, grazie al team di World of Piranha Bytes, l’articolo scritto da Ravenhearth, dedicato passo dopo passo alla storia del motore grafico utilizzato dagli sviluppatori in questi lunghi anni su tutti i titoli che conosciamo.
Ecco in esclusiva la nostra versione italiana.

Breve storia del motore grafico nei giochi firmati Piranha Bytes

Tutto iniziò nel lontano 1997, quando alcuni colleghi di lavoro si riunirono gettando le fondamenta per il team di sviluppo Piranha Bytes e pianificarono lo sviluppo del miglior gioco al mondo. I risultati dei loro sforzi diedero i loro frutti nel marzo del 2001 sotto il titolo di Gothic, rivoluzionario sotto diversi aspetti: mai prima d’ora era stato sviluppato un gioco di ruolo dal mondo virtuale così impressionante. Ma quale fu la tecnologia responsabile di questo magnifico prodotto e come proseguì la sua storia?

Siamo nel 1997. Alex Brüggemann, Stefan Nyul, Tom Putzki e Michael Hoge lavorano per la Greenwood Entertainment e sognano di sviluppare un proprio gioco. Un giorno, tre studenti dell’Università di Oldenburg – Ulf Wohlers, Dieter Hildebrandt e Bert Speckels – presentano un loro motore grafico. I quattro impiegati, licenziatisi, fondano una nuova compagnia e la chiamano Piranha Bytes. Essi prenderanno in licenza il motore grafico dei tre studenti per realizzare la loro visione di un gioco di ruolo ed assumeranno i tre ragazzi che successivamente verranno colloquialmente soprannominati “scienziati pazzi” dal team. Ad un certo punto il motore grafico prenderà il nome di ZenGine migliorerà sempre più durante lo sviluppo di Gothic, fino alla pubblicazione del gioco che avverrà nel 2001. Da lì in poi, i tre programmatori abbandoneranno Piranha Bytes, lasciando però in eredità il motore grafico che supportava l’impressionante GDR.

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SPECIALE: Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei!

Un nostro affezionato utente, prossimo membro dello staff di Piranha Bytes Italia (ora possiamo dirvelo), ci ha segnalato e ha tradotto in italiano questo interessante articolo di rockpapershotgun.com. A voi l’interessante lettura, e un caloroso benvenuto alla nuova colonna dello staff 😛

Perché Gothic è più realistico degli RPG contemporanei

Uno dei tanti nebulosi concetti che nascono scrivendo a proposito di un gioco è il “senso del luogo”. Parliamo di mondi, luoghi e scenari che spesso si riducono ad inusuali morfologie o direzioni artistiche – particolari e dettagli grafici delle superfici, piuttosto che fautori di un vero senso di identità.

Gothic, dall’altra parte, non vuole essere, in questo senso, particolarmente ispirato. Il suo ambiente non è il singolare mondo sotterraneo di Arx Fatalis, neppure il variegato e alieno paesaggio di Morrowind. Piranha Bytes, nel 2001 ha capito che un luogo è tale non a per la sua morfologia, per il bioma o l’architettura, ma lo è per la popolazione che lo caratterizza.

La maggior parte degli RPG ha un viavai di PNG. Gothic ha, invece, una “società”.

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ELEX Fanart Competition

ELEX Logo
Piranha Bytes logo

Nella pagina ufficiale di facebook dei Piranha Bytes relativa al nuovo titolo in sviluppo Elex, in collaborazione con il sito dedicato che noi conosciamo, Piranha Fanart Portal da oggi è disponibile un contest davvero carino.
Ecco nel dettaglio come partecipare… affrettatevi!

Partecipate alla ELEX FANART COMPETITION per avere una chance di vedere il vostro artwork nel gioco!

Compito
Disegna un poster di propaganda per ELEX, per la Gilda dei Chierici (origine “Guild of the Clerics”).
Sentiti libero di usare degli slogan, come ad esempio “Calaan ci porta alla salvezza!”. Tutti gli slogan devono essere in Inglese.

Come partecipare?
La competizione inizia oggi e termina il 30 Novembre 2015, alle 23.59 CET.
I partecipanti devono mandare i loro artwork nei formati .JPG e .TGA via e-mail al seguente indirizzo:
contest-1115@piranha-bytes.com
Tutti i lavori, completi, devono essere ricevuti prima della fine del periodo valido, ovvero prima delle 23.59 del 30 Novembre 2015.

Il premio
L’artwork del vincitore diventerà un poster nel mondo di gioco.
Il secondo premio è un Artbook di ELEX con le firme dei Piranha e un poster di ELEX incorniciato.
Il terzo premio è un poster di ELEX incorniciato.

Riguardo i Chierici…
I Chierici vivono in una regione vulcanica chiamata Ignadon e sono una tribù di “Tecnomaghi” altamente industrializzati.
Hanno prestato voto per combattere in nome del loro dio, Calaan, ma anche alla scienza e alla produzione di potenti guerrieri meccanici.
Stanno cercando di mettere assieme un potente esercito per fare piazza pulita degli Alba (“Dominati dall’Elex” origine “Elex-Ridden Albs”) dalle loro terre.
Credono fortemente nel valore del mantenere puro il proprio corpo, ragion per cui rinnegano ELEX.
Cercano di convertire la gente libera al loro credo, promettendo loro salvezza.

Per favore leggete attentamente le seguenti regole e guide linea:
http://www.piranha-bytes.com/docs/Teilnahmebedingungen_ELEX_Wettbewerb-2015.pdf

Nota bene: La versione in inglese del regolamento è disponibile dalla quinta pagina.

“Meglio tardi che mai…” – Recensione Risen 3 Enhanced Edition!

Mi stavo quasi chiedendo se dopo più di un anno dalla pubblicazione di Risen 3 “Titan Lords”, Mosè Viero de la “La Maschera Riposta“, avrebbe recensito quest’ultimo capitolo della saga di Risen. Ero lì davanti allo schermo del mio PC ad aspettare, girando i pollici e all’improvviso una notifica e-mail inaspettata mi ha incuriosito… ma sopratutto ha cessato la mia attesa! E’ giunta l’ora di leggere e analizzare la corposa recensione che a parte la mia scherzosa presentazione, fa sempre piacere leggere!

Sakkio

Risen 3: Titan Lords

L’ultima fatica di Piranha Bytes è un gioco senza infamia e senza lode, che ripropone le formule del passato senza troppa convinzione e ribadendo uno ad uno tutti i limiti di questo gruppo di autori.

1. Trovare la propria dimensione

Tutti gli ambiti della produzione artistica, usando il termine nel senso più estensivo possibile, conoscono il fenomeno che potremmo chiamare della “partenza bruciante”: se ne trovano esempi nella musica, nel cinema, e ovviamente anche nel videogioco. Ci stiamo riferendo a quegli autori che cominciano il loro percorso con un’opera eccezionale o comunque riconosciuta universalmente come tappa essenziale nella storia di un determinato genere, e che rimangono inchiodati al loro esordio come a un termine di paragone impossibile financo da eguagliare, figuriamoci da superare. Ebbene, la casa di sviluppo tedesca Piranha Bytes rappresenta, nel piccolo ambito dei GdR digitali, l’esempio forse migliore di “partenza bruciante”: il loro epicoGothic del 2001 è ancora adesso considerato una vera e propria pietra miliare, il primo gioco dell’epoca contemporanea a offrire un mondo coerente e reattivo, rappresentato con un originalissimo approccio tutto basato sulla simulazione.

Il suo seguito Gothic II ampliava il concetto iniziale mantenendo un equilibrio mirabile, e infatti molti appassionati lo ritengono importante e significativo almeno come il titolo d’esordio: da lì in avanti, però, la parabola di Piranha è stata irresistibilmente discendente. Gothic III, un progetto letteralmente gigantesco, è crollato sotto il peso delle sue assurde ambizioni: e la nuova sagaRisen oscilla tra sterili riproposizioni di formule ormai usurate e passi avventati in direzioni decisamente poco focalizzate.

Il gioco che ci apprestiamo ad analizzare, Risen 3: Titan Lords, è per di più esempio eminente della scarsa consuetudine che questa casa di sviluppo ha con i meccanismi del marketing più elementare: il prodotto in oggetto, infatti, venne annunciato con uno scarno comunicato poche settimane prima della sua pubblicazione, risalente all’agosto 2014. Si tratta certo di un problema che ci interessa assai meno di quelli presentati dal gioco in sé, ma siamo di fronte all’ennesima prova del fatto che Piranha sbaglia costantemente nel calibrare la natura stessa del suo campo d’azione. Se con i tuoi prodotti vuoi competere nel mondo dei giochi tripla A, devi necessariamente promuovere i tuoi titoli con forza e convinzione: se non hai i mezzi o la voglia per farlo, è saggio aggiustare la tua mira e collocarti in una dimensione differente, puntando a confezionare giochi di minor sforzo produttivo ma non necessariamente meno meritevoli di plauso. Il difetto capitale dei prodotti Piranha è forse proprio questo: mirano con ogni evidenza a competere con i ‘grandi’, ma senza averne i mezzi. Né dal punto di vista strettamente creativo né da quello più ampiamente produttivo. Risen 3, purtroppo, conferma in pieno il problema.

I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
I paesaggi sono suggestivi e ricchi di particolari animati
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter
La Cittadella è l'imponente sede dei Demon Hunter

Continua per la recensione completa…

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Risen 3: il trailer ufficiale in computer grafica!

Deep Silver, dopo aver presentato lo scorso mese il teaser trailer, ha finalmente pubblicato oggi il trailer completo, in computer grafica.

“Privato della sua anima, un giovane guerriero in cerca della sua salvezza deve lottare contro una crescente oscurità. E a peggiorar le cose, caverne oscure sorgono dal suolo, dalle quali mettono piede sulla terra delle creature dell’ombra. Per riacquistare la sua anima, l’eroe dovrà affrontare le più oscure minacce della saga di Risen.”