Un nuovo giorno di dicembre, una nuova e curiosa casella da mostrare.
I vessilli sono un metodo facile per indicare al mondo chi comanda in una determinata zona. Spesso vi si trovano dipinti sopra un’aquila, un leone o un drago, per dare una dimostrazione di forza e potenza. Ma chi è che farebbe mai uso di un vessillo con un gabbiano?
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In questa terzo video episodio facciamo visita ad una nuova locanda, lo “Scarafaggio Danzante” e conosciamo la sua locandiera. Conoscendo e parlando con nuovi personaggi, oltre ad approfondire le dinamiche della guerra in corso, i problemi personali di chi vive nella Marca; l’Eroe avrà sempre più informazioni su questo nuovo territorio e non solo!
Cronache della marca occidentale – Parte tre
> Vai alla casella del secondo video episodio.
Nella settima casella il CST ci tiene ai dettagli… anche a quelli macabri!
Anche un morto vivente ha interesse ad essere ben vestito. Nel CSP questi personaggi avranno una nuova opzione per il proprio vestiario, ossia l’armatura da cavaliere.
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Il CST in questa casella, ci mostra ad alta risoluzione uno scorcio del paesaggio fiabesco di Ben Erai nel Varant!
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Il CST, nel secondo video episodio dedicato a questo nuovo territorio, ci presenta vari situazioni che ci porteranno man mano a conoscere dei nuovi personaggi, le loro storie e che coinvolgeranno inevitabilmente l’Eroe.
Cronache della marca occidentale – Parte due
> Vai alla casella del primo video episodio.
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Anche in questo calendario, i mercanti del reame sono una simpatica tradizione del calendario natalizio del CST. Siamo giunti all’ottavo round!
Nel regno i commerci sono floridi nonostante la guerra. Ci sono alcuni mercanti che se ne vogliono approfittare:
| Il ribelle Armon mette in vendita oggetti semplici per avventurieri. |  |
 | Duke offre articoli con proprietà inebrianti. |
| Presso il gestore del magazzino Givess a Silden è possibile acquistare frecce e dardi, oltre a un gran numero di troferi di caccia. |  |
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In questo esilarante video il Community Story Team ci mostra la conversazione tra l’Eroe e un “presunto” mercante d’acqua… con tanta acqua nel suo cervello!🥴
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Il Community Story Team ci presenta diviso in sette video episodi, che troverete sparsi nelle varie caselle del calendario, un latifondo già presente nella mappa di Gothic 3, ma dove saranno presenti nuovi insediamenti, quindi nuove missioni, nuovi personaggi e nuovi dialoghi. Infatti il team si sta concentrando su nuovi doppiaggi, grazie al tool “Text-to-Speech AI“, mettendosi alle spalle il vecchio “Text-to-Speech” con voci “robotiche”.
Cronache della marca occidentale – Parte uno
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Si apre la prima casella del calendario natalizio 2023… il 14° del Community Story Project, ecco a voi i nuovi contenuti!
Già in Gothic 2 erano presenti degli scudi degni di questo nome per i paladini. Non offrono soltanto protezione in combattimento, ma sono anche un segno dello stato sociale di chi li usa.
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Senza che ci fosse una spiegazione e una ragione logica, in Gothic 3 lo scudo da paladino ha un design del tutto diverso. Appariva semplice e scarno, di colore blu, invece di essere nobile e sontuoso, bianco e rosso.
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Nel CSP lo scudo da paladino è di nuovo basato sul design originale di Gothic 2 e ottiene nuovamente il suo aspetto imponente, degno di un paladino.
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Da oggi è disponibile il terzo e nuovo podcast (il primo è disponibile qui e il secondo qui) su Gothic Remake. Assieme a Reinhard Pollice e Kai Rosenkranz è presente nuovamente il capo Game Designer Javi Untoria, l’Art Director Daniel Candil, Joan Planelles che si occupa del Cinematics Designer e Timus Khodyrev il Community Manager.
Nel podcast oltre a tante nuove curiosità sullo sviluppo, vengono analizzate le scelte e il lavoro fatto “dietro le quinte” per sviluppare il trailer “Welcome to the Old Camp” e la “demo prequel” che è stata mostrata alla Gamescom di quest’anno a porte chiuse solo agli addetti al lavoro; troverete un intervista che la descrive dettagliatamente qui sul nostro sito.
Vi aggiorneremo su i successivi episodi… purtroppo e al momento i sottotitoli in italiano del podcast si devono generare automaticamente dalle impostazioni del canale dall’Inglese >> Italiano. Per fortuna, anche questa volta non ci sono sembrati malvagi a parte qualche strafalcione quando utilizzano degli slang, il contenuto del podcast si comprende senza alcun problema e quindi ci siamo risparmiati una lunga traduzione.
Cercheremo di sistemare questa mancanza che non dipende da noi ma dal mediocre supporto per la nostra lingua! n.d. Sakkio.
