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Risen 3: l’anteprima di Risen Italia!

Con enorme piacere possiamo dire ai lettori di Risen Italia che siamo riusciti a mettere le nostre mani su un codice preview di Risen 3, gentilmente concesso ai gestori italiani del forum internazionale dedicato. [image id="10695"] heXen, gestore del forum. Grazie ad esso, heXen alias Valerio Greco, ha potuto provare la beta giocabile vista al Role Play Convention e nei vari “Let’s Play” postati sul sito di Risen Italia lo scorso mese.
Non potevamo farci scappare quest’incredibile occasione, così ci siamo tuffati letteralmente nel mondo di Risen 3, testandolo a dovere per poter scrivere le nostre impressioni.

In quest’anteprima, cercheremo di descrivere quanto appreso durante le nostre sessioni di gioco, facendo attenzione a non spoilerarvi nulla sulle situazioni più delicate e sui personaggi speciali che si possono incontrare nell’isola di Taranis, dove è ambientata l’esperienza di gioco di questo codice preview.

Il primo colpo d’occhio

Il primo impatto con il mondo di gioco di Risen 3 è stato positivo: graficamente ci aspettavamo un titolo in linea con quanto conosciamo di Risen 2, viste le notizie che volevano solo un’ottimizzazione del motore di gioco già usato nel secondo capitolo della saga. Abbiamo invece potuto notare che i miglioramenti grafici rispetto all’ultimo Risen 2 sono ben visibili.

Le texture generali del mondo di gioco non raggiungono nuove vette di dettaglio, ma sono discretamente migliorate rispetto al passato. Il porto di Taranis, seppur piccolo, appare ben costruito e con un livello di dettaglio più che sufficiente, con pavimentazione in pietra ben dettagliata, mentre gli oggetti del mondo di gioco come barili, funi, vasi, sacchi di sabbia, casse da viaggio e tettoie, godono di un buon dettaglio e sono ben in evidenza, anche grazie al sapiente uso delle luci e a un sistema d’illuminazione nettamente migliorato rispetto al passato.

La flora dell’isola si mostra con un dettaglio finalmente sufficiente: potremo ammirare alberi, fiori e piante con un dettaglio superiore a quello che ci avevano abituato i precedenti giochi Piranha Bytes. Grazie anche a una distanza visiva migliorata, possiamo scordarci gli scarsi dettagli in lontananza del quale il motore grafico soffriva, sebbene vi siano ogni tanto dei pop-up in lontananza, ma parliamo solo delle scogliere veramente più distanti e della fauna nel mondo di gioco (del resto, non possiamo pretendere d’osservare dalla cima di una scogliera i saprofagi che pascolano al capo opposto dell’isola, non ancora almeno). Da quello che abbiamo potuto ammirare grazie a questo codice preview, la distanza visiva è più che raddoppiata se paragonata con Risen 2 e addirittura decuplicata se prendiamo in esame il primo Risen.

Continuando a parlare di grafica, non possiamo non menzionare l’ottima resa dell’acqua del mare, che appare cristallina e luccicante al punto giusto. Invoglia davvero a tuffarsi, anche grazie al fatto che in questo capitolo potremo finalmente nuotare.

Dove ancora Risen 3 sembra mostrare un po’ di difetti sono le animazioni dei personaggi. Certo, sono stati fatti grossi miglioramenti rispetto al passato, in quanto ora le animazioni non sembrano legnose, ma anzi risultano discretamente fluide. Manca tuttavia ancora un pizzico di realismo e soffre molto il confronto con le grosse produzioni videoludiche, che riescono ormai a offrire animazioni da capogiro. Facendo un paragone con Risen 2, però, non c’è storia: i miglioramenti sono netti, soprattutto se si guardano le animazioni in combattimento del protagonista, che risulta molto meno impacciato e goffo rispetto al passato.

Un po’ di gameplay

Dopo esserci armati di mouse e tastiera, ci siamo incamminati nell’entroterra dell’isola e abbiamo cominciato a combattere, così da provare il sistema di combattimento.

Dobbiamo subito riferirvi che non abbiamo potuto testare il vero sistema delle magie, perché la beta a nostra disposizione non ci permetteva di arrivare così lontano da completare le missioni per entrare nella gilda dei maghi, quindi ci siamo dovuti accontentare delle pergamene. Sembra che il sistema di magia non sia basato più solo sul mana, ma anche su cristalli da ricaricare.

In ogni caso, gli incantesimi da noi provati erano tanti e tutti ben fatti. Abbiamo particolarmente apprezzato la pioggia di fuoco, un incantesimo classico che ci fa tornare in mente tanti ricordi dei vecchi Gothic: la resa sullo scenario era molto ben fatta, con le meteore di fuoco che cadevano sul terreno impattando pesantemente e producendo suoni allo schianto. Le magie si dividono in più categorie: troviamo quelle d’attacco a distanza e a corto raggio, come un raggio di energia, ossia una potente ondata d’energia che scaraventa a terra gli avversari troppo vicini; esistono anche incantesimi non indirizzati al combattimento e con stili diversi, come l’incantesimo “ruggine”, che ci permette d’aprire qualsiasi forziere (tranne alcuni immuni a questo incantesimo, per i quali è necessario trovare la relativa chiave), oppure la torcia di cristallo e la classica pergamena di guarigione.

Parlando di combattimento corpo a corpo, si notano subito differenze importanti paragonando il combat system di Risen 2 con quello di Risen 3. I movimenti sono più lenti e meno frenetici, oltre che molto meno casuali, inoltre ci sono molte più animazioni per colpire gli avversari. Il combattimento con spada si divide principalmente in tre mosse: primo tocco, secondo tocco e affondo finale. È anche possibile tenere premuto il tasto azione per caricare il colpo e fare più danni e, ciliegina sulla torta, si possono parare anche senza scudo i colpi non solo degli avversari umani, ma anche quelli dei mostri e delle varie creature.

Abbiamo notato un leggero ritardo tra l’input e l’effettiva reazione del protagonista (si parla di quasi mezzo secondo), un problema che a nostro avviso potrebbe dar fastidio a qualche giocatore. La cosa è sicuramente voluta e rende i combattimenti più strategici, perché dovremo premere i tasti con il dovuto tempismo per mettere a segno una serie di colpi, mentre fare il contrario significherà morire molto velocemente, ma ribadiamo che la cosa potrebbe dar fastidio a chi è abituato a sistemi di risposta più rapidi.

Non ci è invece piaciuta la telecamera durante i combattimenti, giacché s’allontana automaticamente quando inizia un combattimento. Questa caratteristica è stata sicuramente presa in prestito da GDR meno hardcore e pensati per le console, nei quali allargando la telecamera si tiene sotto controllo una porzione di gioco maggiore, ma ai veterani questa cosa potrebbe non piacere per niente.

Un terzo modo d’affrontare le sfide del gioco è con le armi a distanza, dato che anche in questo capitolo potremo usare pistole, fucili e moschetti. Le meccaniche sono simili a quanto visto in Risen 2, ma con alcuni cambiamenti. Le pistole, da quel che abbiamo potuto vedere, non hanno più un tempo di ricarica: basterà premere il tasto di fuoco dopo averle equipaggiate nella mano destra e la velocità di sparo sarà data, di fatto, dalla velocità dell’animazione. Finita l’animazione, potremo ripetere l’operazione senza nessuna attesa. Discorso diverso invece per moschetti e fucili, dove la ricarica dei colpi è semplicemente sostituita da un tempo d’attesa di un paio di secondi.

Menzione speciale per una nuova abilità di gioco passiva, chiamata “visione astrale”, che il nostro personaggio sarà in grado d’usare premendo l’apposito tasto. Una volta premuto, la visione del mondo cambierà e ci ritroveremo in una dimensione dal colore bluastro, nella quale saremo in grado d’evidenziare vari dettagli dello scenario, dai tesori nascosti a semplici oggetti di valore. Non c’è dato sapere se nel gioco completo questa modalità avrà altre caratteristiche, non ancora presenti in questa beta.

Approfondiamo le meccaniche di gioco

In questo Risen 3 potremo svolgere un sacco di compiti di vita quotidiana.
Com’è lecito attendersi da un gioco Piranha Bytes, possiamo creare pozioni, da quelle classiche del mana a quelle che aumentano permanentemente o temporaneamente statistiche e attributi del personaggio. Per quanto riguarda la vita, invece, sembra che la possibilità di reintegrare punti ferita sia stata assegnata ancora una volta a grog e a rum, che potremo distillare a parte. In questo modo, sono state diversificate le abilità che consentono di creare pozioni di magia e bevande per ripristinare la vita, che ovviamente dovranno essere apprese dai rispettivi maestri. È possibile creare anche pergamene e incantesimi con l’apposito “artefactorium”, che, come detto in precedenza, non abbiamo avuto modo di provare.

Dove l’impianto di gioco dei Piranha Bytes scricchiola un po’, a nostro avviso, è in un aspetto storico della serie. Nei vecchi giochi Piranha Bytes potevamo andare in tutte le abitazioni che volevamo e potevamo perfino intrufolarci in quelle dove non eravamo i benvenuti sfruttando la furtività. Se venivamo beccati in casa a rubare, però, il proprietario ci picchiava per poi riprendersi il maltolto, oltre a derubarci a sua volta di una buona parte dei nostri soldi. Succedeva lo stesso nelle risse cittadine: attaccando una guardia e venendo sconfitti, questa ci derubava una volta svenuti.
Ebbene, in Risen 3 tutto questo non succede: le persone cercheranno sempre d’allontanarci dalle abitazioni private, ma se attacchiamo qualcuno e questo ci sconfigge, nessuno si riprenderà quanto abbiamo rubato né verrà vicino a fregarci il nostro bel gruzzoletto, ma subiremo solo una piccola perdita di punti esperienza, quantificata nell’ordine di -50 punti gloria.

A proposito di punti esperienza, il gioco si basa ancora sull’aumento delle statistiche attraverso punti gloria. Come in Risen 2, per aumentare le statistiche non dovremo fare altro che accumulare i punti gloria necessari per aumentare le varie caratteristiche del personaggio e poi andare ad apprendere le abilità speciali dai rispettivi maestri per apprendere le abilità speciali. Rispetto a Risen 2, però, ci sono alcuni cambiamenti: alcune caratteristiche sono state unificate, come oratoria e intimidazione, quindi basterà aumentare l’abilità “influenza” per vedere salire sia l’una che l’altra, anche se si potrà comunque scegliere una delle due rivolgendosi a un maestro specialista.

Visto che ci siamo, parliamo anche delle abilità principali, che sono in totale 8:

  • Mischia
  • Distanza
  • Astuzia
  • Influenza
  • Resistenza
  • Destrezza
  • Magia
  • Spirito

Ognuna di queste abilità principali avrà delle sottocategorie, che aumenteranno facendo salire quelle principali. Ad esempio, aumentando mischia miglioreremo le abilità con armi da punta, da taglio e spade, aumentando l’abilità a distanza miglioreremo con fucili, moschetti e colpo critico, mentre migliorando l’abilità resistenza diventeremo più bravi a sopportare i danni da armi da fuoco, da taglio e anche i danni subiti dalla magia.

C’è comunque una grossa differenza tra il sistema di progressione di Risen 2 e quello di questo terzo capitolo: mentre in Risen 2 potevamo aumentare le caratteristiche principali da 1 a 10, aumentando progressivamente di 1, Risen 3 utilizza un sistema centesimale con aumenti da 5 punti alla volta. Possiamo quindi ritenere che questo nuovo sistema di crescita sia nettamente più lungo e duraturo di quello visto nel precedente capitolo, giacché per arrivare a 100 anche in sole due caratteristiche serve una quantità di gloria veramente enorme e, siccome ci aspettiamo di poter arrivare a completare almeno 3 delle 8 caratteristiche principali, possiamo supporre che il gioco completo sia veramente esteso.

Per quanto riguarda la difficoltà della sfida, abbiamo provato il gioco in modalità difficile e dobbiamo ammettere che, senza l’aiuto di un altro personaggio (di cui non vogliamo rivelarvi il nome per non rovinarvi la sorpresa) saremmo morti diverse volte. Di sicuro questa caratteristica avvicina le meccaniche di gioco più a Risen 2 che al primo Risen, in cui si poteva fare quasi tutto da soli.

E il sonoro?

Dal punto di vista del sonoro, siamo in linea con i vecchi capitoli. Le musiche che abbiamo potuto ascoltare sono abbastanza evocative, ma non possiamo esprimere un giudizio a tal proposito perché abbiamo ascoltato veramente poco di quello che il gioco ha da offrire da questo punto di vista.

Diverso invece il discorso per quanto riguarda il doppiaggio. Le frasi rudi e da scaricatore di porto sono una garanzia in questo Risen 3, con buona pace per i delicati d’orecchio, e non ci verranno neanche risparmiate battute molto simpatiche tra il protagonista e qualche personaggio fuori dalle righe, oppure con i compagni che di volta in volta ci seguiranno nel corso dell’avventura. Piccola nota negativa invece per la precisione e la qualità della voce inglese del protagonista principale, che non c’è sembrata adeguata al personaggio in quanto troppo bassa.

I sottotitoli sono una nota ancor più dolente, in quanto non coincidono sempre con quanto detto nel parlato. A onor del vero, non sappiamo se questa sia una mancanza della sottotitolazione italiana o del parlato inglese, in quanto Deep Silver potrebbe aver commissionato la traduzione dei sottotitoli direttamente dal doppiaggio originale tedesco, creando così delle incongruenze con l’adattamento anglofono.

IN CONCLUSIONE

Questo codice preview ci ha dato modo di provare un’isola di gioco e diverse meccaniche. Al momento questo Risen 3 ci convince: il gioco appare divertente, discretamente calibrato nella difficoltà (anche se avremmo preferito un gameplay più vicino al primo Risen che al secondo) e invoglia sicuramente a proseguire. Tecnicamente il titolo è solido, fluido e non mostra quasi mai incertezze, di nessuna natura. Considerando che si tratta di un codice preview, quest’anteprima ci lascia ben sperare per il prodotto finito.


Anteprima italiana – SOLLEVATEVI, O TITANI!

Multiplayer.it ha provato e reso disponibile un anteprima italiana dedicata a Risen 3 “Titan Lords”, precisamente la versione beta che abbiamo potuto visionare durante il “Role Play Convention”, nei vari Let’s Play e nelle anteprime tedesche appositamente tradotte in italiano qui su Risen Italia.


“Annunciato in fretta e furia dai ragazzi di Piranha Bytes e con un’uscita prevista nel pieno dell’estate, non ci saremmo mai aspettati di ricevere in redazione, praticamente a sorpresa, un codice preview di Risen 3: Titan Lords, a pochi giorni dalla partenza per l’E3 di Los Angeles. Una volta installato sul nostro fido PC, il gioco ci ha permesso di prendere confidenza con uno spezzone di gameplay, a dirla tutta piuttosto breve, ambientato una manciata di ore più avanti del normale inizio del gioco. Questo non ci ha permesso di prendere molta confidenza con il protagonista anche se è piuttosto evidente che rispecchi alla perfezione lo stile impostato dallo sviluppatore tedesco con tutti i suoi precedenti lavori.

Sollevatevi, o Titani! Sollevatevi, o Titani! Il nostro eroe senza nome si trova privato della sua anima per ragioni sconosciute e senza una grande memoria dell’accaduto e, di punto in bianco, sbarcherà sull’isola di Taranis, detta anche Isola del Tuono, sede della gilda dei maghi e unica roccaforte degli umani sopravvissuti alla terribile guerra tra i Titani. Purtroppo non siamo riusciti a capire se il personaggio principale è un diretto discendente del protagonista di Risen 2: Dark Waters o se comunque ha qualche legame con lui, ma è possibile che un qualche punto di contatto sia effettivamente presente. Quello che è certo è che l’Inquisizione gioca ancora un ruolo da protagonista all’interno delle vicende narrate. È comunque evidente grazie a tutta una serie di indizi, che il sequel è principalmente rivolto a chi ha già giocato e completato (oltre che apprezzato) il secondo capitolo della serie considerato che offre, all’apparenza, una diretta prosecuzione della trama, ne condivide il fascino dell’ambientazione piratesca e lussureggiante e ne eredita gran parte delle meccaniche di gameplay. Ma visto che su queste ultime torneremo poco più avanti, è cruciale sottolineare che, da quel poco che abbiamo potuto sperimentare, è evidente che questo Titan Lords punti a recuperare anche i fan di vecchia data, strizzando l’occhio ad alcuni elementi della saga che, dopo il primo capitolo, sono stati praticamente spazzati via.

In primis, l’acquisizione del guanto che consente di evocare le magie che si va ad affiancare alle classiche pergamene usa e getta ma che, purtroppo, in questo preview non abbiamo potuto testare. Come scritto poco sopra torna la gilda dei maghi, affiancata in questo capitolo da quella dei cacciatori di demoni e dai guardiani. Più in generale è sicuramente da apprezzare la precisa intenzione di Piranha Bytes di riportare in primo piano il concetto dei cristalli magici in grado di tenere a bada proprio i Titani e di dare enorme potere ai maghi che li controllano e, come se questo non bastasse, fin dall’inizio del codice provato, ci siamo trovati ad avere al nostro fianco Mendoza, proprio lo stesso comprimario/antagonista del primo Risen, in versione fedele servitore fantasma. A quanto pare è soltanto il primo di una lunga serie di compagni che potremo avere al nostro fianco e che ci daranno una mano, in automatico, durante i combattimenti. Proprio come avveniva nel secondo capitolo della serie.


[image id="10493"] Clicca per l’anteprima completa.

Anteprima di Risen 3 della rivista GameStar

Su World of Risen da qualche giorno sono disponibili delle informazioni inedite su Risen 3: Titan Lords, che non sono mai trapelate in altre anteprime.


Nell’edizione del 06/2014 della rivista videoludica di GameStar è presente un’approfondita anteprima di “Risen 3” su 6 pagine. L’investigativo capo redattore Jochen Gebauer ha potuto esplorare una nuova regione, non presente nella demo mostrata al “Role Play Convention”: sulla costa di Calador ha avuto l’occasione di unirsi ai Cacciatori di demoni, la seconda fazione di “Risen 3”. Mentre i maghi di Taranis hanno necessità di ricorrere ai cristalli per la loro magia, i Cacciatori di demoni sfruttano l’antico sapere magico ancora presente nel mondo per le loro abilità. Una bambola Voodoo scovata in giro per Calador fa sospettare che gli stregoni Voodoo siano la terza fazione non ancora rivelata di “Risen 3”. Nel reportage di GameStar:

“Il mondo gioco è ancora suddiviso in più regioni di costa e di isole, ma dà un’impressione molto più vasta e, un po’ come nel primo “Risen” e “Gothic 2″, il territorio invita il giocatore all’esplorazione in maniera molto più organica – o perlomeno è quello che ci sembrava per la regione costiera di Calador. All’interno delle gilde – una delle quali può essere scelta dal giocatore per il proprio personaggio – si possono raggiungere svariati ranghi, che di volta in volta sbloccano l’utilizzo di specifiche tecniche magiche della gilda.”


Nell’articolo si prosegue:

Confrontato con “Risen 2” e le sue a volte microscopiche isole, Calador è piacevolmente vasta e generosa. Capita spesso di inciampare in piccoli segreti, scorci pittoreschi o creature toste, contro le quali anche il nostro eroe precostruito (e decisamente sovrapotenziato) non aveva alcune possibilità, se non dopo un po’ di allenamento e la ricerca di armi più potenti. La regione costiera è anche molto eterogenea in termini di ambiente: boschetti maledetti si aprono attorno a scogliere ripide e rovine di castelli abbandonati, pullulanti di non-morti. Com’è usuale in tutta la saga, ogni metro di terreno è pieno di erbe e piante, mentre gli animali uccisi possono essere scomposti nei loro componenti più intimi ed utilizzati tramite le relative abilità. Quando ci si imbatte casualmente in un baule abbandonato è facile sentire l’impulso di sfregarsi le mani.

L’articolo della GameStar è condito da un buon numero di screenshot. Inoltre è possibile visionare un video (5:33 minuti) con una anteprima commentata che mostra soprattutto le zone di Taranis. È anche presente un’intervista video (5:43 minuti) con il Game Designer e il Project Director “Björn Pankratz”. Nel video, Björn risponde a diverse domande sul passato dei Piranha Bytes, cosa significano i giochi di ruolo per gli sviluppatori e perché Gothic e Risen hanno un nutrito seguito di fan soprattutto in Germania, e così via.


Nelle conclusioni, Jochen Gebauer scrive:

“Io adoro “Gothic 2”, mi piace “Risen”, e “Risen 2” non mi ha mai realmente interessato. Non dipendeva dall’ambientazione piratesca o dal mondo di gioco frastagliato, sono sceso a patti pure col sistema di combattimento, anche se in segreto rimpiango le complesse meccaniche con i tasti direzionali di “Gothic”. Ma soprattutto mi mancava l’immersione: la sensazione di sentirmi inserito in un mondo di gioco vivo, dotato di un proprio respiro. Proprio questa, la caratteristica che rende speciale un prodotto Piranha Bytes, era sorprendentemente assente in “Risen 2″. Proprio per questo mi rallegro del fatto di aver percepito questa sensazione mancante – perlomeno nella nuova regione che ho potuto provare.”

Potenziale: molto buono.


Traduzione a cura di Lck.

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Anteprima di Risen 3: Titan Lords

Aspettando le anteprime internazionali e soprattutto quelle italiane, tra quelle tedesche disponibili abbiamo tradotto quella più dettagliata!

‘Risen’ è una delle pietre miliari della produzione di giochi di ruolo tedesca. Spuntato dai predecessori della saga di “Gothic”, la seconda saga sviluppata dai Piranha Bytes si era temporaneamente conclusa dopo la pubblicazione di “Risen 2: Dark Waters” nel 2012. O almeno, questo è quello che credevamo prima che venisse annunciato il terzo episodio, col sottotitolo “Titan Lords”, appena qualche mese fa. “Risen 3” comparirà nei negozi già a partire dal 15 Agosto 2014, per cui è ora di dare uno sguardo in profondità alla versione beta del gioco.

Nello spirito di Gothic

“Risen 3: Titan Lords” si riallaccia alle radici storiche della saga. Non resterete sorpresi quindi se anche stavolta si interpreterà un eroe sprovvisto di nome. E stavolta, anche sprovvisto di anima. Il pover uomo infatti è stato spogliato della sua anima da un’ombra spuntata dagli abissi: in seguito alla guerra dei titani si sono formati dei cosiddetti tunnel scheletrici, che hanno condotto tetre e misteriose creature alla superficie del mondo.

Nella ricerca di aiuto, l’eroe si reca a Taranis, dove vivono i maghi che non solo si dilettano nella magia dei cristalli, ma che lavorano anche ad un reattore segreto come arma contro i titani.

I maghi sono protetti fisicamente da una casta di combattenti – una specie di paladini – che si dilettano nella stessa categoria di magia utilizzata dai maghi che difendono, oltre a saper molto bene come si maneggiano le armi bianche.

Soprattutto questi guardiani si dimostrano tuttaltro che cooperativi nella versione beta: soltanto quando lo sconosciuto si dimostra degno di fiducia, potrà chiedere udienza presso i maghi. I dialoghi in “Risen 3: Titan Lords” sono splendidamente graffianti e si sposano perfettamente con il sarcastico universo di Risen per come lo conosciamo. Non esistono personaggi all’acqua di rose. I soldati non solo offrono un’ottima resistenza nel combattimento, ma si prodigano anche in insulti ed imprecazioni durante lo scontro. “Risen 3” costruisce la sua unica atmosfera proprio tramite questi dialoghi senza filtri, i personaggi rozzi e squadrati ed un umorismo tipicamente tedesco.

Risen 3 offrirà di nuovo un mondo di gioco aperto.

[ Leggi il resto dell’articolo! ]

Approfondimento “amatoriale” su Risen 3

Per garantire alla community italiana sempre il meglio, come abbiamo già accennato in altre notizie, siamo sempre alla ricerca di ogni singola notizia dedicata alla saga di Risen su siti, forum e blog internazionali, senza il timore della lingua in cui viene proposta. Questa volta, grazie ad un nostro fidato utente “gugand” che ringraziamo per la segnalazione, vi vogliamo segnalare questo approfondimento personale proposto da un utente del forum di World of Risen che ha provato direttamente Risen 3 “Titan Lords” al Role Play Convention.


Ho giocato Risen 3 in versione ‘BETA’ all’RPC la settimana scorsa e ho postato un commento a riguardo nel forum di World of Risen.

Dal mio punto di vista, non ho visto molto che non si sapesse già. La demo era ambientata nell’isola di Taranis, della quale abbiamo già visto moltissimi screenshot. Del sistema di combattimento ho visto solo il corpo a corpo e le magie, dato che il personaggio iniziale non era provvisto di armi a distanza, tuttavia ho sentito che era possibile trovare un moschetto da qualche parte. I moschetti finora sono le uniche armi a distanza che si possono trovare, dato che i guardiani portano solo questo tipo di armi, niente archi/balestre. Durante l’esplorazione la telecamera e i controlli sono praticamente gli stessi di Risen 2. Fornirò qualche dettaglio in più nei prossimi paragrafi.

Il mondo

Taranis è davvero stupenda e nel poco tempo che ho giocato sull’isola, ho avuto l’impressione che ci fosse molto da esplorare e da trovare.
Ma, ed è un grosso ma, Taranis è più una versione più grande di Antigua che un mondo aperto. C’è una densa rete di sentieri (molti di più e molto più densi che su Antigua), ma non ci si può allontanare più di tanto. Niente foreste nè campi aperti. L’unica area davvero aperta è il mare.
Inoltre, a parte alcuni edifici necessari, non ci sono molte infrastrutture. Ci sono alcune capanne, ma per esempio non ho trovato nessuna fattoria, senza la quale la storia non ha senso. La gilda dei maghi è grande quanto l’abbazia di Gothic 2, quindi non è male. Include anche un accampamento degli gnomi. Il porto consiste in pratica di un edificio più grande e di una nave, enorme ma statica (non segue il movimento delle onde).
Quindi, si tratta di un bellissimo mondo, ma come quello di Risen 2 sembra un po’ finto.

Il nuoto

Si può notare liberamente finché non si raggiunge una certa zona, a quel punto si viene teletrasportati alcuni metri indietro senza nessuna schermata di caricamento. Perciò, se non si sta fissando qualcosa, non è facile capire che il gioco ti sta teletrasportando e si ha la sensazione di poter nuotare all’infinito. A essere onesti, pare che si possa nuotare per un bel po’ prima di raggiungere questa barriera invisibile.
Tutto sommato, il nuoto sembra funzionare bene, anche se viene usato più che altro per raggiungere isole che in Risen 2 richiedevano solo di attraversare un guado. C’è almeno un’entrata segreta a cui si può accedere nuotando.

Il combattimento

Il sistema corpo a corpo è molto simile a quello di Risen 2 con l’aggiunta di un attacco forte, come in Arcania. L’attacco forte può spezzare la guardia. Ci si può ancora curare istantaneamente con le pozioni.
Cliccando al momento giusto, si possono concatenare i colpi. Il momento giusto è indicato da una luce rossa che appare attorno alla mano del protagonista (simile alla luce verde di Arcania). [ Leggi il resto dell’articolo! ]