Anteprima di Risen 3: Titan Lords


Aspettando le anteprime internazionali e soprattutto quelle italiane, tra quelle tedesche disponibili abbiamo tradotto quella più dettagliata!

‘Risen’ è una delle pietre miliari della produzione di giochi di ruolo tedesca. Spuntato dai predecessori della saga di “Gothic”, la seconda saga sviluppata dai Piranha Bytes si era temporaneamente conclusa dopo la pubblicazione di “Risen 2: Dark Waters” nel 2012. O almeno, questo è quello che credevamo prima che venisse annunciato il terzo episodio, col sottotitolo “Titan Lords”, appena qualche mese fa. “Risen 3” comparirà nei negozi già a partire dal 15 Agosto 2014, per cui è ora di dare uno sguardo in profondità alla versione beta del gioco.

Nello spirito di Gothic

“Risen 3: Titan Lords” si riallaccia alle radici storiche della saga. Non resterete sorpresi quindi se anche stavolta si interpreterà un eroe sprovvisto di nome. E stavolta, anche sprovvisto di anima. Il pover uomo infatti è stato spogliato della sua anima da un’ombra spuntata dagli abissi: in seguito alla guerra dei titani si sono formati dei cosiddetti tunnel scheletrici, che hanno condotto tetre e misteriose creature alla superficie del mondo.

Nella ricerca di aiuto, l’eroe si reca a Taranis, dove vivono i maghi che non solo si dilettano nella magia dei cristalli, ma che lavorano anche ad un reattore segreto come arma contro i titani.

I maghi sono protetti fisicamente da una casta di combattenti – una specie di paladini – che si dilettano nella stessa categoria di magia utilizzata dai maghi che difendono, oltre a saper molto bene come si maneggiano le armi bianche.

Soprattutto questi guardiani si dimostrano tuttaltro che cooperativi nella versione beta: soltanto quando lo sconosciuto si dimostra degno di fiducia, potrà chiedere udienza presso i maghi. I dialoghi in “Risen 3: Titan Lords” sono splendidamente graffianti e si sposano perfettamente con il sarcastico universo di Risen per come lo conosciamo. Non esistono personaggi all’acqua di rose. I soldati non solo offrono un’ottima resistenza nel combattimento, ma si prodigano anche in insulti ed imprecazioni durante lo scontro. “Risen 3” costruisce la sua unica atmosfera proprio tramite questi dialoghi senza filtri, i personaggi rozzi e squadrati ed un umorismo tipicamente tedesco.

Risen 3 offrirà di nuovo un mondo di gioco aperto.


Abbasso la linearità!

La versione beta di “Risen 3: Titan Lords” si svolge interamente sull’isola di Taranis. Tuttavia, solo su circa la metà della sua superficie. Già quest’area ridotta di gioco offre però un’ottima anteprima del gameplay aperto del gioco finale.

Al contrario del precedente episodio della serie, non è più necessario inseguire i vari punti chiave della storia in maniera lineare. Il giocatore vedrà spuntare costantemente delle quest secondarie. Ad esempio il giocatore avrà il compito di investigare in quattro miniere per conto del capo-guardiano Magnus, prima di poter accedere alla torre dei maghi. Se si svolge un buon lavoro, già soltanto dopo due quest sarà possibile proseguire con la storia principale. Tutto il resto delle attività da svolgere è opzionale.

Inoltre, sarà possibile esplorare tutto, veramente tutto, di ciò che si vede. Il nuovo eroe si dimostra essere un vero atleta: può nuotare, e quindi raggiungere piccole isolette al largo di Taranis dove cercare tesori nascosti. È anche capace di arrampicarsi, per cui potrà dedicarsi all’esplorazione di caverne su più livelli. A bordo strada spesso sarà poi possibile trovare risorse come pezzi di metallo o erbe, che possono essere utilizzate per realizzare pozioni ed altri intrugli.

Risen 3 mantiene il tono decisamente diretto della saga.


Una gilda per persona

Il sistema di sviluppo del personaggio di “Risen 3: Titan Lords” si basa sulla fama, invece che sui punti esperienza.

Per ogni quest e per ogni avversario eliminato si ottiene una specie di ricompensa virtuale. A differenza di altri giochi di ruolo, non si superano dei “livelli”, bensì si possono migliorare direttamente gli otto attributi che descrivono il vostro eroe (Combattimento corpo a corpo, a distanza, furbizia, influenza, durezza, destrezza, magia e spirito) in maniera indipendente e progressiva, non appena si racimola il quantitativo necessario di punti fama.

In aggiunta c’è da considerare anche la condizione spirituale del personaggio: questa viene condizionata da azioni buone ed azioni cattive e, a quanto pare, avrà anche influenza su personaggi secondari e finale del gioco. Nella versione beta questo “sistema morale” sembra ancora un po’ instabile. Ad esempio, rubare oggetti non influenza lo stato del proprio personaggio. Al contrario, quando l’eroe si ritrova a picchiare uno gnomo sfaticato per costringerlo a lavorare, si ottengono punti negativi.

Alcuni personaggi non giocanti chiave hanno anche la possibilità di diventare insegnanti dell’eroe, in cambio di soldi chiaramente. Presso il guardiano Magnus ad esempio è possibile migliorare la propria abilità di combattimento, mentre parlando con un mercante gnomo è possibile imparare a rubare.

Oltre alle classiche armi come gli archi, saranno di nuovo presenti nel armi da fuoco.


Trucchetti, magia e lame affilate

Il cambiamento maggiore si riscontra tuttavia nel sistema di combattimento. Se “Risen 2: Dark Waters” era ancora basato sulla velocità con cui il giocatore clicca e poco altro, ora è richiesta molta più tattica. In sostanza ci sono attacchi veloci ed attacchi potenti – attivabili con un clic breve ed uno lungo, rispettivamente. Con tre clic veloci è possibile attivare una rudimentale combo da tre colpi. Tutto questo sembra relativamente poco interessante, se non ci fossero le creature a rendere il tutto credibile: ogni mostro attacca con delle sequenze specifiche, che devono essere neutralizzate da una scelta precisa da parte del giocatore, oltre ad essere capaci di bloccare o contrattaccare.

Speciali animazioni o spunti grafici annunciano gli attacchi o le azioni speciali delle creature, in modo da dare al giocatore il tempo di reagire in tempo. Ma è necessario essere sempre allerta e pronti a reagire per poter realizzare un colpo che va a segno. Se malauguratamente si finisce nella combo di un avversario, è possibile riportarsi in salvo con una schivata acrobatica.

Attraverso gli slot veloci nella parte inferiore dello schermo è possibile attivare direttamente magie come la pioggia di fuoco o i fulmini. Questi incantesimi si basano ancora su delle pergamene nella versione beta, visto che non abbiamo ottenuto nessun guanto per sfruttare la magia dei cristalli. Come già in “Risen 2: Dark Waters” l’eroe senza nome può utilizzare un’arma secondaria, come ad esempio una pistola o un coltello da lancio. Come supporto aggiuntivo ci sarà anche un compagno fantasma di nome Mendoza – il grande inquisitore di “Risen” – che può darci una mano in combattimento. Lo spirito aggredisce automaticamente le minacce e fornisce svariati commenti divertenti e momenti di interazione con l’eroe. Probabilmente ci sono più personaggi che possono accompagnare l’eroe, in base allo svolgimento della storia ed alle scelte fatte.

Dopo aver perso la sua anima, l'eroe deve andare alla ricerca del suo destino.

Pro

Mondo aperto
Sistema basato sui punti fama e sulla condizione spirituale dell’eroe
Atmosfera in pieno stile “Risen”
Sistema di combattimento migliorato
Compagni fantasma
Crafting, insegnanti e gilde

Contro

Mappe poco utilizzabili
Graficamente ben realizzato, ma non spettacolare

Commento finale

Probabilmente “Risen 3: Titan Lords” non rivoluzionerà il mondo dei giochi di ruolo d’azione. Anche dal punto di vista grafico si intravedono gli anni che il motore ha ormai accumulato. Ciononostante “Risen 3: Titan Lords” è un gioco molto piacevole ed offre al giocatore il suo classico charme rude al quale ci siamo abituati. Il mondo del gioco è costellato da personaggi particolari, bruschi, o quasi importuni. Taranis – l’isola della versione che abbiamo provato – non è neanche lontanamente una Tamriel: tuttavia l’ambientazione è coesa e ben realizzata. Il sistema di combattimenti funziona bene, anche se le combo potrebbero beneficiare di un po’ di complessità in più. Il punto di domanda più grosso lo riservo per il sistema “morale” alla base delle scelte del giocatore. C’è una logica dietro al meccanismo oppure sono punti che non contribuiscono concretamente al gioco? Potremo rispondere a questa domanda soltanto durante la prossima sessione di gioco. La beta in ogni caso ci ispira e non vediamo l’ora di vedere cos’altro ci offrirà “Risen 3: Titan Lords”!


Traduzione a cura di Lck.


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