Presentazione di Risen 2 alla stampa italiana


Come vi avevamo anticipato in questa notizia, Deep Silver ha presentato ufficialmente alla stampa italiana Risen 2: Dark Waters, in data 20 Ottobre 2011, presso i nuovi uffici Koch Media a Milano. Di seguito vi proponiamo alcuni estratti degli articoli scritti dalle testate videoludiche che hanno partecipato all’evento, oltre a qualche nuovo screenshot.

Estratto dall’articolo di Multiplayer.it“Senza dilungarci sulle informazioni riguardanti il setting che potete ritrovare nei nostri precedenti articoli, vi ricordiamo semplicemente che vestiremo di nuovo i panni dell’eroe conosciuto in Risen, con la storia che sarà ambientato dieci anni dopo, passando da uno sfondo a tema medievale ad un più curioso ed originale mondo piratesco. La prima sezione della demo giocata dagli sviluppatori ci ha permesso di far conoscenza di un simpatico e impertinente gnomo chiamato Jaffa. Questa sarà una delle razze che popolerà le varie isole da cui è composto il mondo di Risen 2. Il bislacco personaggio potrà diventare, a seguito di una quest particolare, membro del nostro equipaggio e soprattutto selezionabile come spalla all’interno del nostro party, arricchendo di conseguenza le caratteristiche con spiccate abilità da ladro, utile per recuperare una grossa quantità di oggetti per il nostro inventario. Oltre a Jaffa, abbiamo avuto modo di visitare il villaggio in cui queste creature vivono e di prendere parte ad una simpatica quest secondaria che ci ha chiesto di capire ed interpretare le richieste di uno degli abitanti del villaggio di nome Nuri, che sfortunatamente per noi parlava solo “gnomesco”.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di Videogame.it“Un altro segno dell’importanza data al feedback della community alla presentazione a cui abbiamo assistito era rappresentato dagli gnomi, nemici che nel primo episodio sono piaciuti così tanto da spingere diversa a gente a chiederne il ritorno in questo seguito, rendendoli possibilmente ancora più “personaggi”. Piranha Bytes ha accontentato le richieste, riproponendoli ora come creature amiche, di cui si può approfondire molto di più la conoscenza. Proprio l’incontro/scontro culturale tra il protagonista e questa razza era il perno della prima frazione di gioco mostrata, volta a illustrarci quanto sta venendo sviluppato un aspetto di cruciale importanza per un gioco di ruolo: i dialoghi. Abbiamo perciò assistito a una serie di divertenti siparietti, che vedevano il protagonista sforzarsi in ogni modo di farsi capire da uno gnomo, da cui voleva farsi aiutare per trovare i pezzi necessari per costruire una zattera. Affrontando la conversazione muovendosi tra diversi gradi di tentoni, conditi da spassosi sbotti del protagonista e ancora più spassosi “fuck” usati inconsapevolmente dal suo interlocutore, è riuscito infine a farsi intendere e ad avventurarsi con lui nella foresta.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di Gamemag.it“A questo punto si torna su PC per la location successiva. Si tratta di un luogo decisamente più civilizzato con navi ed edifici, oltre che gente che esegue le proprie mansioni quotidiane. Si possono origliare le conversazioni spontanee tra personaggi non giocanti e trovare in questo modo delle quest secondarie. La città in cui è ambientata questa parte di Risen 2 è decisamente più viva rispetto alle città del primo capitolo, all’interno di uno scenario più colorato e con illuminazioni più efficienti. Le indagini sono molto simili a quelle del primo capitolo: spesso bisogna sentire diversi personaggi per trovare degli indizi su come proseguire, e individuare, ad esempio, il colpevole di un assassinio o risolvere dei problemi economici di un piccolo imprenditore. La maggior parte delle quest, inoltre, possono essere completate in modo diverso.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di RPGItalia.net“Siamo ora nel bel mezzo della giungla, in prossimità di un antico tempio in rovina. Fa molto “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”. Si segnala un’ottima gestione delle luci e un migliorato raggio visuale che però non elimina la nebbia in lontananza messa apposta per diminuire la quantità di oggetti distanti da renderizzare, chiaro artificio per aumentare il framerate, il cui utilizzo è stato particolarmente sfruttato in questa gen. L’eroe con la sciabola al fianco guida un gruppo di 4-5 membri dell’Inquisizione, tutti armati di moschetto. Si scorge un gruppo di NPC all’interno del cortile del tempio. Parte una cutscene. In Risen 2 la narrazione si avvale di filmati ingame per spiegare gli eventi e dirigere in maniera cinematografica lo sviluppo della trama.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di Gamesvillage.it“La nuova presentazione mi ha consentito di toccare con mano i passi avanti fatti dai programmatori anzitutto dal punto di vista della qualità grafica: il mondo di Risen 2 è vivo e dettagliato e caratterizzato da cromie molto più varie rispetto a quelle del capitolo originale. Non del tutto soddisfacente, purtroppo, è parsa la resa dei personaggi e le animazioni dei medesimi, che durante il combattimento appaiono legnose e artefatte: suppongo si tratti di un aspetto ancora da rifinire, anche se la conversazione con i produttori di Deep Silver mi ha fatto in realtà pensare al contrario. Peraltro, ho avuto la possibilità di osservare in movimento anche la versione per Xbox 360: anche se la grafica è molto migliore di quella vista su console per il primo Risen (e, d’altro canto, fare di peggio sarebbe stato difficile), il confronto con la versione PC resta al momento abbastanza impietoso, ma forse visto l’hardware ormai obsoleto montato dalle attuali console non si poteva pretendere di più.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di Spaziogames.it“Per tirare le fila del discorso legato al mondo di gioco, dunque, abbiamo visto una buona realizzazione di un’ambientazione viva e con la quale è interessante interagire: ogni personaggio ha le sue occupazioni e non ci si sente mai abbandonati a un mondo immobile. Purtroppo però ci sono ancora dei lati che non convincono: ci è capitato di far esplodere diversi barili di polvere da sparo nei pressi di una guardia per metterla fuori gioco, la rumorosa esplosione però non ha attirato l’attenzione dei soldati a pochissima distanza, e più in generale di nessuno nella silenziosa notte del porto dove ci trovavamo. Ancora, distruggere a cannonate una torre-prigione non allerta nessuno dei molti militari dislocati nelle vicinanze, questo da un lato può essere per rendere accessibile la produzione anche ai giocatori meno abili, ma dall’altro rompe la sensazione di vivere in un mondo realistico.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

Estratto dall’articolo di Everyeye.it“Cosa vuol dire essere un pirata? Indossato il cappello, lisciati i baffetti, stretto l’uncino, nascosto il moschetto, infoderata la sciabola, quale sarebbe la vostra primissima azione? Sono domande che attendono una pronta risposta, non oltre i primi mesi del 2012 quando Risen 2 comparirà sugli scaffali. Il seguito del gioco di ruolo realizzato nel 2009 dai Piranha Bytes si preannuncia spumeggiante sotto tutti gli aspetti, dal perfezionamento grafico alla varietà di tematiche. Il primo Risen prendeva avvio da una remota spiaggia dove il protagonista era naufragato e terminava con l’intera isola di Faranga circondata dai misteriosi Titani; una conclusione che apriva le porte ad un seguito, ma mai ci saremmo aspettati un taglio così netto. Occorre differenziarsi da altri esponenti del genere, si saran detti gli sviluppatori teutonici, distinguersi dalla sovrabbondanza di temi medievali, dal prequel, da The Witcher, da Skyrim.Risen 2 nasce proprio da una intuizione originale e in apparenza banale. Attorno alla figura del protagonista-pirata si modula un universo di gioco ampio e longevo, reattivo alle esigenze dei Piranha Bytes. C’è tutto l’humour del mondo, ci sono gli scherzetti alla Monkey Island, c’è il Grog, c’è una ciurma di morti di fame ai nostri ordini, c’è un comparto tecnico sbalorditivo e tutta l’esplorazione che possiamo desiderare.”Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

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