Preview e intervista di Risen 2 su Gamestar


L’edizione di questo mese della rivista tedesca Gamestar contiene una preview approfondita di Risen 2. L’articolo è leggibile interamente soltanto sulla rivista cartacea, ma online è possibile scaricare un PDF con un estratto (Leseprobe). In piu vi segnaliamo che al suo interno troverete anche un intervista a Björn Pankratz. Di seguito la traduzione.

Nota. Le seguenti informazioni non sono ufficiali anche se corrette (ovvero, la loro pubblicazione non è stata concessa da parte di GameStar o Deep Silver), e Risen Italia si limita esclusivamente a riportarle cosí come sono sul sito al solo scopo informativo per gli utenti.

I fatti

  • Mondo costruito a mano, grande circa quanto quello di Gothic 3,
  • Ambiente suddiviso in isole con diverse caratteristiche,
  • Viaggi come passeggero su nave (caricamento), la presenza di una propria nave non è confermata,
  • Talenti speciali di combattimento (trucchi sporchi) con cooldown,
  • Sistema di combattimento multi-direzionale,
  • Armi a distanza possono essere migliorate da munizione speciale,
  • Presenza di crafting con la possibilità di migliorare le proprie armi,
  • Oggetti leggendari,
  • Più equipaggiamento e vestiti a disposizione,
  • Funzionalità d’aiuto disabilitabili, come indicatori di quest, barre di energia e così via,
  • 5 attributi e 75 skill attive e passive,
  • L’esplorazione viene ricompensata ed incentivata,
  • Alcol e donne hanno ruoli importanti.

Pro

  • Diverse soluzioni ai vari compiti,
  • Sistema di combattimento vario,
  • Grande disponibilità di equipaggiamento,
  • Storia ben sviluppata e molto presente,
  • Molte quest legate allo sviluppo della trama.

Contro

  • Da vedere quanto sia “aperto” il mondo e la sua struttura ad isolotti,
  • L’identificazione con l’eroe può essere minore per via dell’assenza di un forte legame con le gilde.

Il gioco

Pirati, armi da fuoco, un nuovo sistema delle gilde, combattimenti: Piranha Bytes fa diverse scelte coraggiose con Risen 2. Ma queste strade condurranno a più divertimento oppure vengono sacrificati vecchi meriti solo per seguire dei nuovi trend? Abbiamo dato un’occhiata all’ultima versione del gioco per voi.

È prevedibile, Piranha Bytes ci permetterà di interpretare un eroe senza nome anche in Risen 2, dopo la saga di Gothic ed il precedente Risen. Non ci sarà generazione del proprio personaggio, scelta di sesso e classe, niente ricordi pregressi: su quale spiaggia verremo trasportati dalla marea stavolta, alla ricerca di una fazione che ci accolga e ci permetta di sviluppare le nostre abilità nonostante l’ennesimo colpo di amnesia?
Come? Abbiamo dei ricordi? Veniamo addirittura perseguitati dai fantasmi del passato? Increduli fissiamo lo schermo sul quale, per le prossime cinque ore abbiamo il privilegio di dare un’occhiata alla nuova versione di Risen 2.

Per farci un’idea dei movimenti della telecamera e del sistema di comando, abbiamo addirittura potuto mettere mano sul mouse, anche se non ci è stato consentito di giocare: “Abbiamo ancora così tanto da raccontare, non possiamo svelarvi tutto già da ora”, il producer Roman Grow frena il nostro entusiasmo. “Abbiamo implementato tutte le feature fondamentali, ma siamo nel bel mezzo del complesso procedimento di bilanciamento e non intendiamo commentare su molti dei dettagli. Semplicemente perché già domani tutto potrebbe essere stato cambiato nuovamente. Ci prendiamo tutto il tempo necessario per fare in modo che Risen 2 sia perfetto”, aggiunge. A giudicare dalle animazioni già molto fluide, il cambio d’ambientazione senza interruzioni e le nostre esperienze con il precursore Risen, possiamo dirvi che il gioco sembra già praticamente finito e che i Piranha puntano ad uno stato di creativo “work in progress”. Pieni di aspettative ci gettiamo quindi nella nostra giornata con Risen 2.

Allora: la memoria funziona e anche tutto il resto. In particolare, i capelli sono molto più lunghi rispetto a qualsiasi altro gioco dei Piranha. Aspetta, lì c’è qualcosa che manca: un occhio. L’eroe senza nome indossa una benda da pirata, visto che l’occhio originale è andato perduto nel, un po’ deludente, finale del primo Risen. Una cosa che non è molto piaciuta al nostro eroe, che insonne si rivolta incessantemente nella sua amaca, la sua mente obnubilata da pensieri su mostri titanici, la fine del mondo, i pochi soldi per il rum e così via. Si tratta veramente di una situazione triste: attorno a noi la maggior parte del mondo è devastato e molte persone hanno perso la vita. Dopo la sconfitta del titano per mano nostra, i suoi mostruosi compagni si sono fiondati sul mondo, lo hanno masticato per benino e lo hanno risputato annoiati.

Non abbiamo altro da fare in realtà: siamo un eroe fallito, ormai caduto nel baratro dell’alcolismo. Ci martoriamo nelle nostre depressioni non facendo nulla per giorni interi. Proprio questo va sui nervi alle forze dell’ordine locali. Ma dove ci troviamo? Si tratta forse di Faranga, la non così grande isola principale di Risen? No, ci troviamo nella pittoresca cittadina di porto di Caldera. Qui l’inquisizione ha il potere e tiene sotto controllo la gentaglia che si aggira per la città. Dunque, mentre ci troviamo in panciolle ondeggiando nella nostra amaca, si fa vivo una nostra vecchia conoscenza di Risen: Carlos, l’ex-comandante della città del porto, ora diventato comandante locale dell’inquisizione. Questi ha subito un’idea di ciò che possiamo sbrigare per lui — o meglio, di cosa possiamo fare in modo che lui si liberi della nostra presenza.

In tutto il mondo i viaggi per nave sono impediti da giganteschi mostri marini. Quasi nessun battello sfugge ai tentacoli del mostruoso kraken che spunta dalle profondità del mare. Noi, nel ruolo di eroe senza nome piuttosto malridotto, dovremmo occuparci della cosa. Carlos sembra sapere che la questione è un poco sopra le nostre capacità, ma anche se dovessimo fallire nel nostro compito, ci sarà un perditempo in meno in città.

Iniziare è sempre difficile, per cui dapprima andiamo in spiaggia a mettere un po’ a posto, raccogliere oggetti portati dalla marea e svolgere altri piccoli compiti comuni per un precario di Risen 2. Già in città ci erano saltate alle occhio le texture ed il bump mapping molto migliorati, con un aspetto estremamente plastico. In spiaggia invece, l’engine di Risen migliorato all’inverosimile, ci scaraventa addirittura in una specie di idillo infernale. I colori risultano talmente brillanti e luminosi che diversi veterani di Gothic avranno le lacrime agli occhi. Il sole al tramonto proietta i suoi fasci di luce attraverso la vegetazione, facendo danzare lunghe ombre sulla superficie dell’acqua. “Cosa credete che diranno i fan hardcore di Gothic di tutto questo colore?” chiediamo divertiti. Perché proprio la community, sempre attiva e sempre in fermento, è uno dei pilastri dei giochi Piranha Bytes: spesso conservativa e piena di critiche paranoidi a qualsiasi modifica alla formula originale di Gothic. “Questi sono i Caraibi. Hai mai visto dei Caraibi grigiastri?” ci chiede Daniel Oberlerchner di rimando, il massimo guardiano della serie di Risen presso il publisher Deep Silver. “Il mondo di gioco deve essere credibile, sia che si tratti di un medievo-fantasy, ed in tal caso è semplicemente più cupo, sia che si tratti di un ambientazione medioevo-piratesca… ehm…” — “…fantasy?”, concludiamo. “Non direi proprio fantasy: si tratta di una storia piratesca intrisa dalle loro leggende. Tra l’altro i pirati sono più che altro dei banditi. E già in Gothic 2: la notte del corvo avevamo dei pirati.”

Conviene dare un’occhiata ai trailer disponibili di Risen 2. C’è una scena in cui l’eroe senza nome viene salvato da una sacerdotessa voodoo molto carina e con degli strani tatuaggi in viso. Usando la magia. O meglio, delle forze voodoo. E che Deep Silver e Piranha Bytes vogliano o non vogliano confermare la cosa ufficialmente, noi ci azzardiamo a dire che sì, ci sarà la magia in Risen 2. Inoltre siamo anche sicuri che quella scena suggerisca la presenza di una ulteriore fazione, collegata al culto voodoo. Anche se Daniel parla di realismo e di banditi, sappiamo che pirati e voodoo sono due temi che vanno bene assieme almeno dai giorni di Monkey Island. Tra le altre fazioni note abbiamo la già menzionata inquisizione, quindi una specie di paladini, ed i pirati. Saranno presenti infatti diversi capitani pirata, con diversi interessi e sfere d’influenza nel mondo.

Intervista con Björn Pankratz

Gamestar: Il nuovo Risen 2 vuole evolvere le caratteristiche base di Gothic (libertà, feedback diretto, concretezza), ma anche introdurre molti elementi di novità. Come farete in modo da assicurarvi che il gioco rispecchi i requisiti dettati dalla community e soddisfi anche i desideri del mercato globale?

Björn: Beh, Risen 2 sarà un tipico gioco dei Piranha Bytes. Tutto ciò che classicamente definisce un nostro gioco, è presente. La libertà di esplorare il mondo, i dialoghi, il sistema delle quest intrecciato e ben integrato con la trama, decisioni con influenza sul gioco, quest esclusive ed abilità per fazione, l’apprendimento presso gli insegnanti… tutto ciò sarà presente in Risen 2. Le altre funzionalità sono opzionali: se qualcuno preferisce non vedere gli assegnatari di quest sulla mappa, può evitare di attivare la funzionalità. Alcune delle idee sono state proposte direttamente dalla community. Molti fan hanno espresso il desiderio di diventare amici ai PNG che hanno ruoli più importanti. Ci abbiamo provato e abbiamo fatto in modo che ci siano legami più profondi con diversi PNG.

Gamestar: Il giocatore non è legato ad una fazione all’inizio del gioco, ma dovrà deciderne una durante lo svolgersi della trama. Come farete in modo per accertarvi che la tipica identificazione con l’eroe avrà successo?

Björn: Nello sviluppo di Risen 2 abbiamo investito moltissimo tempo nell’elaborazione della storia principale e dei personaggi. Da una parte il giocatore sarà meno abbandonato stavolta, con una storia più guidata inizialmente. Dall’altra parte offriremo una trama più densa e più ricca di quest anche nella parte finale. Il giocatore potrà comportarsi come sempre: potrà esplorare il mondo in tutta libertà, scegliere le quest e le proprie battute nei dialoghi. Ovviamente in Risen 2 ci sono delle nuove fazioni che hanno i loro problemi e le loro faide. Il giocatore anche in questo caso dovrà decidere da che parte schierarsi. La sua decisione avrà influsso anche sulle abilità che può apprendere, il che migliora l’identificazione con il proprio eroe e la possibilità di rigiocare il titolo da capo.

Gamestar: Mike Hoge ha dichiarato in un’intervista che i diritti sulla saga di Gothic torneranno ai Piranha Bytes dopo la realizzazione di Risen 2. State pianificando di tornare alla vostra saga originale e di continuare su due binari oppure uno dei due universi dovrà morire?

Björn: Siamo molto orgogliosi di Risen 2 e ci piace molto l’ambientazione. Per il futuro possiamo immaginarci molte alternative e non ci mancano di certo delle idee. Abbiamo già vari spunti per un progetto dopo Risen 2, ma non possiamo dirvi in che direzione procederemo al momento.

Gamestar: State pianificando una componente online o addirittura MMORPG per Risen o Gothic?

Björn: No.

Opzioni nei dialoghi

“Non puoi entrare qui!” Il pirata buttafuori non si lascia ingannare né dal travestimento da pirata né dall’abilità “lingua di seta” al livello 10. Anche il fatto che conosciamo Patty, la figlia del famosissimo capitano, e disponiamo dell’abilità “intimidire” (livello 15) non sembra impressionarlo. Frustrati proviamo senza ricorrere a nessuna opzione di dialogo e passiamo direttamente alle legnate — e funziona! Ora abbiamo una nuova opzione, possiamo aiutarlo a rialzarsi. Il tizio è impressionato e ci lascia passare. In alternativa è sempre possibile trovare un’altra soluzione.

Tradotto da Lck.


Commenti

RcdNeo
RcdNeo

Comincia a puzzarmi un po’ la storia delle gilde e fazioni, non so a voi; Basta che non devo più arrivare al 75% di reputazione con ogni fazione per passare un cancello XD Mi fido dei PB in ogni caso, ormai avranno capito cosa piace o non piace dei loro giochi

roberto
roberto

il fatto che il mondo sara grande come G3… mi auguro che la somma delle isole sia come G3, senza contare il mare che le separa.

alcool e donne con ruoli importanti: bene.

io spero in una trama e difficolta’ superiori, dopotutto come clientela invecchiamo e cominciamo ad esigere argomenti piu’ adulti e complessi.

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