Intervista con Björn Pankratz su Playnation.de


Durante un evento limitato alla stampa, Playnation.de ha avuto l’opportunità di parlare con Björn Pankratz, del team di sviluppo Piranha Bytes. Björn lavora con lo stesso studio di Essen dal 1999 ed ha avuto il ruolo di direttore nello sviluppo dei primi tre titoli della saga di Gothic e dell’intera serie di Risen. Oltre a discutere del futuro dei Piranha, hanno proposto alcune domande inviate dai loro lettori.

PlayNation: Molti fan sperano in segreto che ci sia un remake dei primi episodi di Gothic. C’è una qualche possibilità che questo progetto si realizzi?

Björn Pankratz: La possibilità esiste, ma la domanda più pressante è come si svolgerebbe un progetto del genere. Non credo ci sia la possibilità al giorno di oggi di riutilizzare le stesse modalità di controllo, credo. Neanche avere la vecchia grafica, magari con delle texture aggiornate, non è di certo ciò che i fan desiderano. Piuttosto che occuparci di un remake, avrebbe più senso farne un reboot, come un grosso progetto a se stante.

PlayNation: Per quanto riguarda invece la continuazione della saga con un quinto episodio, ci sono speranze?

Björn Pankratz: La speranza c’è sempre. Al momento siamo al lavoro nell’universo di Risen e ci troviamo abbastanza a nostro agio. Nel caso di Risen 3 raccontiamo una storia avvincente di cui siamo molto fieri. Riflettiamo spesso su Gothic e sugli sviluppi relativi, ma finora abbiamo sempre deciso di puntare ad altri progetti.

PlayNation: Non avete piani concreti in tal senso, quindi?

Björn Pankratz: Niente di concreto, no.

PlayNation: Perché avete scelto un nuovo protagonista proprio per Risen 3?

Björn Pankratz: Ci siamo accorti che per la storia che avevamo in cantiere avevamo bisogno di un po’ di novità ed un inizio nuovo. Dopo aver definito nei dettagli la trama del gioco, la scelta di avere un nuovo protagonista per raccontare la storia ci sembrava la più attuabile.

PlayNation: In Risen 3 incontreremo l’eroe senza nome di Risen e Risen 2?

Björn Pankratz: Sì, avrà un suo ruolo e sarà possibile incontrarlo. Non vogliamo rivelarvi niente di più preciso, ma l’eroe senza nome comparirà.

PlayNation: Quanto è durato lo sviluppo di Risen 3, incluse le fasi di pianificazione?

Björn Pankratz: Lo sviluppo è durato, facendo qualche calcolo a spanne, circa due anni e mezzo.

PlayNation: Quanto tempo di gioco offrirà Risen 3 ai giocatori?

Björn Pankratz: Facciamo riferimento ad un valore medio di circa 50 ore di gioco. Questo chiaramente è un valore che varia molto in base al tipo di giocatore: giocatori più esperti saranno sicuramente capaci di finire prima, mentre altri potranno voler spendere più tempo nel mondo di Risen 3.

PlayNation: Il gioco include un nuovo motore grafico oppure è stato sfruttato quanto avevate già da Risen 2?

Björn Pankratz: Non è facile parlare di un motore grafico specifico che viene utilizzato in Risen 3. Voglio dire, è un software costantemente in movimento. Le novità di gameplay che servono per mettere il gioco al pari delle aspettative attuali richiedono costanti modifiche, alterazioni e ristrutturazioni nel codice. In sostanza, nei due anni e mezzo che ci separano dal motore utilizzato in Risen 2 non c’è nulla che sia rimasto inalterato. Tutto viene modificato progressivamente per fare giustizia a ciò che abbiamo in mente, ciò che i giocatori si aspettano in titoli moderni e le esigenze di gameplay.

PlayNation: Sarà possibile interpretare un personaggio focalizzato solo sulla magia, senza sfruttare il combattimento?

Björn Pankratz: All’inizio della storia il protagonista è un semplice avventuriero, che non sa ancora molto della magia. Ma è possibile sfruttare la magia nella forma di pergamene che possono essere raccolte (in maniera simile alle pergamene di Gothic, n.d.r.). Queste pergamene possono essere collezionate ed utilizzate liberamente. Successivamente, dopo essersi uniti ad una gilda, è possibile sviluppare le proprie abilità ed utilizzare alcune magie più volte. Ossia, è possibile renderla una magia permanente. In pratica significa che è possibile utilizzare la magia già dall’inizio del gioco, ma che è possibile decidere liberamente quando e come unirsi ad una gilda. È possibile farlo nella prima ora di gioco oppure soltanto alla trentesima. Vogliamo dare la libertà di scegliere con calma a chi pensa di voler esaminare tutto con calma prima di prendere una decisione. Del resto ci sono tipi di giocatori profondamente diversi. Quando abbiamo presentato le gilde del gioco ad alcuni giocatori, alcuni dicevano ad esempio “fantastici i cacciatori di demoni, voglio sicuramente unirmi a loro!” In questo caso è possibile specializzarsi molto velocemente nella magia. È anche possibile completare il gioco interamente utilizzando soltanto abilità magiche.

PlayNation: Quanto tempo di gioco è necessario prima di potersi unire alla prima gilda?

Björn Pankratz: Dipende, ma direi che includendo anche le prime fasi di gioco, ci vogliono circa cinque ore di gioco se si è particolarmente veloci.

PlayNation: Ammesso che non si conosca la storia dei primi due Risen, sarà possibile seguire senza problemi lo sviluppo della storia di Risen 3?

Björn Pankratz: La storia che raccontiamo è facile da seguire anche per i novellini, visto che abbiamo un nuovo eroe, che ha una propria storia e degli obiettivi nuovi. Sia i giocatori di vecchia data che i giocatori che scoprono Risen per la prima volta non avranno problemi.

PlayNation: Potete dirci qualcosa sui requisiti di sistema? Saranno molto più alti rispetto a quelli di Risen 2?

Björn Pankratz: No, non di molto. Il gioco girerà bene su sistemi attuali.

PlayNation: I Piranha Bytes continueranno a focalizzarsi sui giochi di ruolo nei prossimi anni, oppure oserete gettare uno sguardo anche oltre la collina?

Björn Pankratz: Tutto dipende da cosa si intende con la collina. Se vi riferite ai MMO, è piuttosto improbabile, perché dovremmo organizzarci completamente in maniera diversa. La direzione giochi mobile è ugualmente improbabile, visto che ci piace sperimentare con grandi giochi impegnativi. All’interno di questo genere siamo abbastanza liberi riguardo al prossimo progetto in cui ci imbarcheremo. Abbiamo già dei piani concreti in proposito, ma al momento non possiamo svelare niente di più preciso.

PlayNation: Per finire, una domanda diretta a te, Björn. Se avessi la possibilità di dare un nome all’eroe senza nome, di che nome si tratterebbe?

Björn Pankratz: È una domanda difficile, che mi è stata posta già mille volte in diverse altre formule. Ad esempio, mi piace il nome Mick Jagger, ma purtroppo è già stato utilizzato!


Intervista condotta da Dustin Hasberg presso lo studio Piranha Bytes ad Essen.


Traduzione dal tedesco a cura di Lck.


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