FAQ di World of Risen su Steam


In risposta alle numerose critiche rivolte dalla community al sistema di protezione scelto dalla Deep Silver per Risen 2, il famigerato Steam, World of Risen ha creato delle apposite FAQ per fugare tutti i vari dubbi sorti in seno alle menti dei giocatori.

Che protezione anticopia sarà usata per Risen 2?

Risen userà Steam, e più specificatamente Steamworks come sistema di protezione anticopia.
Questo vale per tutte le versioni PC, inclusa la versione scatolata disponibile nei negozi. La decisione è globale, ovvero sarà applicata in egual misura in tutte le nazioni. Ai distributori locali non sarà permesso offrire versioni senza Steam, con metodi di protezione alternativi.

Cos’è Steam?

Steam è un prodotto della Valve Corporation, di Bellevue, Washington. Il cuore pulsante del sistema è il software che ne prende il nome, che deve essere installato sul computer. Funge sia da sistema protezione anticopia che da piattaforma di vendita e distribuzione che permette di comprare e scaricare giochi online. Il software supporta tutte le maggiori versioni di Windows a iniziare da Windows XP.

Come funziona Steam?

La prima cosa che occorre fare è installare il software di Steam e creare un account sul server di Valve. Quando vorrete installare una versione di Risen 2, Steam interrogherà il server se avrete già pagato per il gioco. Per far ciò, il server guarderà il vostro account nel database dei clienti, che contiene una lista di tutti i giochi che avete comprato o registrato su Steam. Se trova il gioco, concede il permesso al client. In caso contrario, vi chiederà il seriale del gioco. Una volta immesso, il numero verrà inviato al server che verificherà se è valido e non è già stato usato da qualcun altro. Se tutto va a buon fine, avrete il permesso e il server aggiungerà il gioco e il seriale nel vostro database personale, sbloccandolo. Per giochi acquistati direttamente tramite Steam non verrà richiesto, ovviamente, alcun numero seriale; sono direttamente messi in lista nel proprio account.

Steam è un tipo di DRM?

Sì. I giochi acquistati via Steam sono archiviati nel tuo account. Ciò significa che sono collegati irrevocabilmente alla tua persona: ergo sì, è un DRM.

Devo inserire il DVD per giocare?

No, non sarà necessario. Steam verificherà online sui suoi server durante l’installazione. Inserire il DVD come prova per l’acquisto non è richiesto.

Mi serve per forza una connessione a Internet per giocare?

No, puoi anche avviare Steam nella modalità offline. Così facendo, puoi eseguire i giochi installati senza connessione a Internet. Questo però vale solo per i giochi già installati (vedere la FAQ seguente). Per usare la modalità offline, occorre aggiornare il software Steam.

Posso installare il gioco su un computer senza connessione a Internet?

No. Steam richiede la connessione durante l’installazione. Su sistemi senza accesso alla rete, Steam non potrà collegarsi al server di Valve per verificare l’account, e non potrai dunque installare correttamente il gioco.

Significa che devo scaricare l’INTERO gioco da Valve?

Non è necessario, ma è possibile farlo, se vuoi. Puoi anche semplicemente acquistare una versione scatolata di Risen 2, che conterrà un DVD con tutti i dati necessari, e installare il tutto da tale DVD.
Ci sarà comunque la necessità di verificare l’attivazione online, via Internet. Acquistare la versione scatolata non esula da questo passaggio obbligatorio.

Ci sarà una versione di Risen 2 senza Steam?

Deep Silver non ha annunciato alcun piano a riguardo, per il momento. Per i primi tempi quasi certamente no. Ma anche dopo, sarà piuttosto improbabile. Teoricamente è possibile, ma l’esperienza dimostra che il collegamento a Steam per un prodotto è da considerarsi “a vita”. I soliti sistemi di protezioni a un certo punto sono sempre state scartati – allo scopo di ridurre i costi, ma ciò non vale per Steam: se qualche volta in passato è successo che un gioco sia stato rimosso da Steam, è stata l’eccezione, non la regola.

Quant’è buono Steam come protezione anticopia?

Se ne potrebbe discutere abbastanza a lungo… l’opinione di chi scrive è che la protezione contro i “Leaks” (la comparsa del gioco nelle fonti illegali prima ancora della data di lancio) è abbastanza buona. Ma c’è anche da dire che questo non è un vantaggio esclusivo di Steam. Si potrebbe avere la stessa cosa anche senza DRM. Questo particolare infatti non dipende dal DRM, ma dal criptaggio dei dati sul DVD.
Dopo l’inizio delle vendite, quando il gioco sarà decriptato per la prima volta, bypassare Steam dovrebbe essere più facile degli altri sistemi anticopia con la verifica del DVD.

Posso vendere una copia usata di Risen 2?

Praticamente no. Il gioco sarà permanentemente collegato al tuo account dalla prima installazione. Nessuno che acquisterà il tuo gioco potrà installarlo senza avere accesso al tuo account. Senza l’account, il gioco in sé è più o meno inutile.
Una possibilità, a detta di alcuni, sarebbe vendere l’account insieme al gioco, ma devi aver pianificato la cosa da tempo: Risen 2 deve essere l’unico gioco nell’account, ovviamente. Un altro – e più serio – problema è dato dal fatto che ciò costituisce una violazione dei termini d’uso di Valve. Legalmente parlando, iscrivendoti a Steam sottoscrivi un contratto con Valve – e non dar via il proprio account è una clausola di tale contratto. Se cedi il tuo account e Valve se ne accorge, potrebbero chiudere il tuo account, e ciò renderebbe il gioco impossibile da installare: l’acquirente si troverà senza account, senza soldi e senza gioco. Problemi suoi? Forse. Tecnicamente, con una bella causa potrebbe facilmente renderlo un TUO problema, e parecchio costoso anche.

E prestarlo? Posso prestare Risen 2 a qualcun altro?

No. Per la stessa ragione per cui non puoi venderlo. Non sei autorizzato in alcun modo a dare il tuo account a qualcun altro. E senza account, il gioco non può essere installato.

Ho comprato una versione di seconda mano di Risen 2. Come posso collegarla al mio account?

Non conosciamo alcun metodo a riguardo. Da un lato, certo, potresti contattare il servizio clienti di Valve e sperare in buoni riscontri, ma dall’altro… potresti svegliare dei cani che dormono.

Posso disinstallare Steam una volta installato il gioco?

No, Steam sarà comunque richiesto. La miglior cosa che puoi fare in proposito e passare alla “Modalità Offline”.

Ci sono trappole segrete nel gioco che si attivano se Steam pensa che la mia versione è piratata?

Non siamo a conoscenza di simili trappole. Per quanto ne sappiamo, nessun gioco finora protetto da Steam ha mai avuto funzioni del genere. Per logica, quindi, si può benissimo dedurre che non ci saranno trappole come queste nel gioco.

Steam possiede per caso una “lista nera” di software che io non sono autorizzato a usare?

No, Steam non impone di questi limiti. Dovrebbe funzionare con qualsiasi altro programma, con la possibile eccezione di antivirus o firewall che potrebbero identificarlo come applicazione pericolosa, quando Steam tenta di accedere a Internet. Non dovrebbe essere un problema comunque, è una cosa comune un po’ a tutti i software che usano internet: basta aggiungere un’eccezione nel proprio software di sicurezza.

Che problemi potrebbero, in teoria, sorgere con Steam?

Contrariamente ai classici metodi, che verificano il possesso del supporto, la debolezza di Steam sta nella verifica del tuo account sul server di Valve. Se il tuo PC non può connettersi al server di Valve – per qualunque ragione, come mancanza di connessione, problemi tecnici di Valve, etc… – non potrai installare il gioco.
Uno svantaggio generale di tutti i sistemi DRM è la “detenzione del potere”. Se c’è qualche disguido fra te e il provider DRM (o il publisher), ad esempio per quanto riguarda il commercio di giochi di seconda mano, Valve allora potrà rinforzare la sua posizione semplicemente disabilitando o annullando completamente il tuo account. Anche se “formalmente” tu hai acquistato il gioco, il controllo su questo l’avranno altri. Quindi, sta a te decidere se accettare tutto questo o tentare la lunga e ardua via delle corti di giustizia. Con i classici sistemi, era esattamente l’opposto: nessuno poteva dirti niente sul come usavi il prodotto che avevi comprato, potevi farne tutto ciò che ritenevi giusto e se il publisher aveva qualche problema a riguardo, spettava a lui rivolgersi a un tribunale, non certo a te.

Com’è la situazione con la privacy, con Steam?

Lo “Steam Privacy Statement” è parte del contratto nei termini d’uso, per lo meno dal punto di vista di Valve. In questi termini che si accettano all’iscrizione, permetti a Valve alcune cose, fra cui:

  • Usare i tuoi contatti per pubblicità
  • Dare le tue informazioni personali a terze parti (si può togliere la spunta certo, ma in futuro ciò potrebbe dare problemi nell’uso di alcuni servizi)
  • Tenere un log di quando e come hai usato il tuo account
  • Raccogliere automaticamente report di bug dal tuo PC, incluse informazioni hardware e software
  • Raccogliere in ogni caso informazioni hardware e software a fini statistici


Valve distingue tre tipi di dati: personali, individuali e aggregati. Quest’ultimi sono i dati statistici che vengono raggruppati e da questi non si può più risalire a te. Con gli altri due c’è qualche cruccio in più. Le “informazioni personali” sono quelle informazioni che ti identificano direttamente: nome, email, indirizzo, etc… Solo per questi, Valve promette nel contratto di non cederli a terzi. Per quanto riguarda invece le “informazioni individuali” sono definite da Valve come le informazioni che non possono identificarti ma sono comunque distinte dai dati degli altri utenti. Questo, ovviamente, non ha senso. La legge tedesca sulla protezione della privacy non riconosce questo tipo di differenziazione. Sia le informazioni “personali” che “individuali” sono chiamate in egual misura “informazioni relative alla persona”, perché sono comunque sufficientemente uniche da permettere di identificarti personalmente. Cose come la tua impronta digitale, il tuo conto bancario o il numero della tua carta di credito, il tuo numero di licenza o il tuo indirizzo IP sono considerate “informazioni relative alla persona”. Non perché si possa direttamente leggere chi sia il proprietario dei dati, da questi, o perché chiunque possa risalire all’identità del proprietario, ma perché alcune persone competenti nelle materie d’appartenenza potrebbero comunque identificarti come persona fisica tramite queste informazioni. E le singole informazioni che Valve possiede su di te (hardware e software, collezione di giochi, frequenza d’uso, etc…), nel complesso, possono essere tanto uniche quanto un’impronta digitale.
Inoltre, i server di Valve sono situati negli Stati Uniti d’America; di conseguenza, sono sotto la piena giurisdizione della legge statunitense, che non sempre coincide col senso di giustizia com’è inteso dai cittadini europei. La “privacy dei dati” come compito dello stato (come le “commissioni per la protezione dei dati” in Germania) è praticamente sconosciuto negli USA. Certamente anche loro conoscono il diritto alla privacy, ma di solito questo termina nel momento in cui le persone danno volontariamente i propri dati – come, ad esempio, quando ci si registra a Steam. Quello che le compagnie come Valve fanno poi con queste informazioni, secondo la filosofia americana, è una questione di libero mercato. Le compagnie possono di loro volontà definire un accordo e delle condizioni sulla privacy a loro completa discrezione. E se gli utenti veramente ci tengono alla loro privacy, dovrebbero andare da una compagnia con delle condizioni d’uso accettabili relative alla privacy. Un altro possibile punto di vista è che la violazione di questi termini d’uso – da parte dell’azienda – ricade sotto la giurisdizione della FTC (Federal Trade Commission) – il guardiano americano sulla concorrenza. Lì violare i termini d’uso non è tanto una violazione dei diritti delle persone che hanno sottoscritto questi termini, ma una violazione della libera concorrenza fra i partecipanti al mercato nazionale.
Fino ad ora, comunque, Valve non ha mai commesso una violazione della privacy tanto grave da balzare agli onori delle cronache.


Commenti

roberto
roberto

Anche se “formalmente” tu hai acquistato il gioco, il controllo su questo l’avranno altri.

ok, speriamo che Risen 2 sia un flop e che DeepSilver perda il 40% del valore azionario.

Zorinik
Zorinik

Roberto quella frase non ha detto nulla di nuovo, si sapeva comunque già da tempo 😉 Steam funziona così.

roberto
roberto

Io pagp l’affitto di casa ma le chiavi della porta le ha un altro (che non centra una beata fava) a cui devo chiedere il permesso per entrare ed uscure (e per di piu’ lo pago pure per tenere le mie chiavi): lo trovo A-S-S-U-R-D-O.

Zorinik
Zorinik

Falso, tu paghi Deep Silver e i Piranha Bytes, non Steam. L’account su Steam è gratuito.

E non devi chiedere a Steam il permesso ogni volta, anzi, neanche la prima. Steam si assicura solo che tu abbia acquistato il gioco, tramite il seriale.

roberto
roberto

io so solo una cosa: non installo ne’ steam ne’ risen2 e vaffanxxxx a deepsilver.

Ronnie
Ronnie

Ma che è st’articolo? Una guida al pirata preoccupato?

Non è possibile scrivere nuovi commenti in questo articolo.