Recensione di Risen da PlayerInside.it


Il sito italiano di videogiochi PlayerInside.it ha recentemente pubblicato una interessante recensione di Risen, che qui riportiamo.

Se dovessimo giudicare Risen solo ed esclusivamente per l’esperienza di gioco, non riusciremmo in alcun modo ad utilizzare parole prive di entusiasmo. E’ passato molto tempo, ormai, da quando sul mercato non appariva un gioco di ruolo completo e profondo, con una lunga lista di scelte morali e non, complesso e difficile ma squisitamente appagante. Risen catapulta il giocatore direttamente su un’isola su cui è appena naufragato e, senza troppi premboli, lo lascia in balìa dei pericoli, incoraggiandolo a cavarsela da solo utilizzando ciò che l’ambiente circostante ha da offrire. Non è possibile creare il proprio personaggio e non esiste alcun editor, presente quasi obbligatoriamente in tutti i giochi di ruolo degli ultimi anni. Ci saremmo accontentati anche di un eroe predefinito, se questo fosse stato dotato di un minimo di personalità e carisma, ma di questo parleremo più avanti. Sin da subito è impossibile non notare la grande libertà d’azione e le numerose strade che possono essere imboccate, sia in senso letterale che figurato. Vi accorgerete immediatamente che difficilmente il vostro gioco proseguirà in modo identico a quello di un vostro amico e che la stessa quest principale può essere affrontata per vie totalmente differenti.

Le scelte intraprese nel corso della storia modificheranno anche le abilità e la classe del personaggio, che potrà specializzarsi più nel combattimento fisico piuttosto che nell’uso delle arti magiche, oppure ancora trovare un compromesso entrando a far parte dell’Ordine. A determinare l’acquisizione di nuove abilità non contribuirà solo l’appartenenza a questa o a quella fazione, ma anche l’apprendimento facoltativo di una professione o una tecnica presso un esperto del settore, possibilmente a pagamento. Per imparare a forgiare delle armi sarà necessario rivolgersi ad un fabbro che possa insegnarci il suo mestiere, dopo aver ovviamente acquistato tutti gli strumenti necessari. L’attività di fabbro, la cucina, l’alchimia: Risen offre una lunga serie di abilità divertenti da svolgere, stimolanti da potenziare ed estremamente utili per la sopravvivenza nell’ostile ambiente dell’isola che distinguono con merito questo titolo da molti altri in circolazione. La quantità di missioni secondarie, poi, è davvero impressionante, senza contare che il loro svolgimento è quasi sempre divertente e appagante e si rivela spesso fondamentale per il potenziamento dell’eroe, per l’accesso a nuove locazioni e per l’incontro con dei compagni che possano assisterci nel nostro peregrinare. Sia esplorando il mondo nei suoi dungeon e negli spazi aperti, affrontandone i pericoli, sia vagando per le zone abitate con l’impegno di svolgere svariati compiti per conto di altri, è evidente la profonda esperienza di Piranha Bytes in materia di giochi di ruolo, nonché la loro innegabile passione per il genere in questione.

Che Risen sia, dunque, un gioco di ruolo complesso e stimolante è assolutamente innegabile. Purtroppo, però, come già accennato, la mancanza di un aspetto estetico all’altezza e di un concept artistico adeguato grava pesantemente sulla ricezione dell’utenza moderna. La realizzazione grafica è nettamente al di sotto della media, con modelli poligonali, texture ed animazioni deludenti ed una serie di glitch avranno modo di far storcere il naso a più riprese. L’insufficiente aspetto tecnico è, purtroppo, accompagnato da una mancanza quasi totale di carisma, sia dei personaggi (tutti simili tra loro, compreso l’anonimo protagonista) che, pur in minor misura, degli ambienti. Dal punto di vista artistico, poi, sembra proprio che i designer non si siano sforzati di dotare adeguatamente il gioco di una personalità e di una riconoscibilità all’altezza delle migliori produzioni degli ultimi anni.

Risen è un titolo che merita certamente di essere elogiato per l’estrema profondità del gameplay e per le numerose possibilità che offre ad ogni appassionato di giochi di ruolo, ma che non trova il giusto approccio estetico alla nuova generazione.

7/10


Commenti

Diciamo che non ha tutti i torti, anche se la grafica non mi sembra cosi’ male.
La mancanza di carisma pero’ e’ evidente…

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