Racconti brevi dell’isola: I – La Profezia


La gente passava senza curarsi della figura vestita di stracci logori, che sfidava il sole cocente di fronte a un muro imbiancato.

“Vi avverto, siamo tutti condannati,” inveiva, noncurante del fatto che nessuno gli stava prestando ascolto.

“Gli dei hanno abbandonato l’isola. Il male si è risvegliato! La sola Sacra Fiamma non potrà proteggerci per sempre!”

Nessuno si fermava. La gente era presa dalle proprie preoccupazioni. Gli affari andavano male da quando la città era stata chiusa. Il predicatore proseguiva senza esitazioni.

“I tre segni si sono manifestati,” gridò a gran voce, “i tre segni!”

“I terremoti sono stati il primo. E nessuno vi ha prestato attenzione. I templi pagani sono stati il secondo. E di nuovo, nessuno ha ascoltato. Sono stati depredati, vi siete appropriati dei loro tesori. Le bestie sono state il terzo segno. Tre segni. Gli dei ci hanno abbandonato, e presto la Fiamma Sacra si estinguerà. Le antiche forze risorgeranno. La fine è vicina!”


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