Ondata di recensioni italiane per Elex


Elex è stato pubblicato da qualche giorno, il 17 ottobre, ed è già stato recensito da varie testate italiane. Di seguito troverete alcuni estratti delle varie recensioni, con link diretto agli articoli completi.

Estratto dalla recensione di Multiplayer.it

“ELEX lascia l’amaro in bocca per alcune scelte infelici, su tutte il setting troppo confusionario e disarmonico: per un gioco di ruolo che fa dell’atmosfera e della trama uno dei suoi punti di forza si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario. Il combat system è un altro degli aspetti più critici del nuovo gioco di Piranha Bytes, ma nella sua macchinosità ha il pregio di inserirsi bene nella filosofia del gameplay. La trama nel complesso risulta piacevole e ben inserita nel contesto, pur partendo con la solita incertezza iniziale, e i dialoghi sono ben strutturati e capaci di aggiungere curiosità nel giocatore nel prosieguo. Il comparto grafico, pur non eccelso, riesce a restituire una buona immersività nel mondo di gioco. Nelle prossime settimane il solito lavoro di patch dovrebbe eliminare gli inevitabili difetti di gioventù e bilanciare un sistema di crescita che non sempre è sembrato coerente. Peccato che Piranha Bytes non abbia insistito con l’ambientazione fantasy, altrimenti ci ritroveremmo nelle mani quella sorta di remake di Gothic che tanti nostalgici le chiedono da tempo.”

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Estratto dalla recensione di Spaziogames.it

“… le fasi di esplorazione, al netto della costante minaccia di essere uccisi (alleviata solo dalla possibilità di salvare in ogni istante e dalla frequenza degli autosalvataggi) si rivelano molto godibili, soprattutto grazie alla brillante introduzione del jetpack. Tenendo premuto il tasto Quadrato (nella versione PS4 da noi testata) ci si può librare in aria, sfuggendo alle minacce più incombenti e, soprattutto, inerpicandosi praticamente ovunque, alla ricerca di bonus, obiettivi di missione o NPC con cui dialogare: le mappe hanno una dimensione verticale assai gradita e consentono di sbizzarrirsi a quanti, in giochi open world come questo, lasciano presto da parte la strada battuta per dedicarsi alla libera esplorazione. Avrebbe allora aiutato un indicatore del livello, tanto per i nemici quanto per le quest: spesso non si sa in cosa ci si sta imbarcando, accettando missioni solamente per poi imbattersi in nemici chiaramente fuori dalla propria portata, capaci di sbarazzarsi del party con due colpi.”

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Estratto dalla recensione di Eurogamer.it

“Elex è un open world, oltre ad essere un RPG, che permette al giocatore più o meno libertà di movimento. È innegabile che oggi un titolo di questo tipo si debba necessariamente confrontare con i propri simili presenti sul mercato. Da questo punto di vista, la prima impressione della mappa, anche e soprattutto dopo che avrete trascorso alcune ore nel gioco, è che non sia molto vasta. Anche volendo percorrerla a piedi in lungo e in largo non impieghereste moltissimo tempo, passando dal clima rigido del nord alla lussuria del verde incontaminato, con bucoliche macchie di terreno coltivato, alle zone tossiche e desertiche del settore in cui il magma fuoriesce come acqua zampillante, ai luoghi caldi e sabbiosi del sud. I milioni di abitanti ancora sopravvissuti hanno imparato ad adattarsi in vario modo, ciascuno con la propria ideologia, con le arti e i mestieri che hanno permesso loro di superare le varie difficoltà…
Nel corso dell’avventura incontreremo vari partner, ciascuno con la propria storia e il proprio bisogno di essere aiutato in qualche modo. Purtroppo a causa dei bug, alcuni proprio se ne fregano della vostra precaria condizione di vita, mentre siete assaliti da ogni direzione e tenderanno a stare a guardarvi mentre prendete sonore mazzate, per fortuna però non è così per tutti.”

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Estratto dalla recensione
di Tom’s Hardware.it

“PRO: Mix di ambientazioni e generi; ampia libertà di scelta; trama interessante, jetpack.
CONTRO: Un grave bug ci ha impedito di completare la storia principale; poco ottimizzato; animazioni legnose; progressione del personaggio estremamente lenta; le prime ore di gioco annoiano.
VERDETTO: Elex è un gioco di ruolo vecchio stile, il problema è che necessita di una svecchiata. Le meccaniche andrebbero snellite, non per essere rese più accessibili, ma giocabili. Inoltre il motore di gioco, nonostante gli aggiornamenti, mostra i limiti dell’età con una grafica facilmente dimenticabile, un framerate ballerino e un gameplay lento.”

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Estratto dalla recensione
di TGM.it

“Durante le prime ore di gioco ELEX riesce a catturare l’attenzione. Davvero, la curiosità è sufficiente a spingere il giocatore a esplorare, a parlare con chiunque e a saperne di più sulle tre fazioni principali e sulle loro ideologie. Se l’opera Piranha Bytes è riuscita a strappare una valutazione vicina alla sufficienza è proprio grazie alla capacità del team tedesco di catapultarci in luoghi dannatamente interessanti e di far funzionare in qualche modo l’alchimia dell’ambientazione (dopotutto, in Risen 3 abbiamo visto convivere Pirati Voodoo e Guardiani simili ai più classici dei paladini). Ciò che rischia di far sprofondare nel baratro l’opera è invece il comparto tecnico: animazioni legnose, mappe spoglie, strutture talmente elementari che sembrano uscite da un titolo di dieci anni fa, un sistema di combattimento semplicemente osceno (che peggiora in caso di armi a distanza) e un’intelligenza artificiale pressoché inesistente sono solo una parte dei problemi che affliggono il gioco.”

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Estratto dalla recensione di Everyeye.it

“Una concausa, in questo caso, è sicuramente il livello non proprio esaltante dei dialoghi, figlio di una scrittura che cade fin troppo spesso nella trappola del cliché di genere, e rende difficile stringere legami con i personaggi, compresi i compagni di Jax. A risentirne – come intuibile – è la qualità generale dell’immersione, già messa a dura prova dalla valanga di npc “generici” che riempono ogni angolo di villaggi, città e insediamenti. Una volta incontrato il 150° “Operaio” della vostra carriera in Elex, ovvero l’ennesimo, generico clone poligonale, non potrete fare a meno di desiderare la sua testa su una picca. Potreste anche farlo, visto che il gioco non vi pone alcun limite in tal senso, ma a che servirebbe?
Si tratta, in sostanza, di una delle regole non scritte di Elex: ogni elemento funziona sì, ma fino a un certo punto. E in effetti, pur partendo da presupposti intriganti, anche la storia del dissidente Jax finisce col muoversi lungo un percorso segnato da forti, fortissime fluttuazioni nella qualità della narrazione, tra le maglie di una storia che, in linea generale, perde presto di mordente.”

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Estratto dalla recensione di GameReactor.it

“Elex dà anche la sensazione che le vostre scelte hanno conseguenze. Tutti gli NPC possono essere uccisi, e questo fa terminare la quest della loro ricerca, ma potete scegliere di mentire o dire la verità durante alcune situazioni veramente difficili in cui la morale viene messa in discussione. Durante una missione, per esempio, ci è stato chiesto di trasformare o meno un ex alleato in un assassino, sapendo che probabilmente potrebbe condurre alla sua morte. Questo ci ha fatto veramente riflettere sulle scelte che abbiamo fatto e probabilmente ci ha portato ad avere un’esperienza molto diversa da quella di altri giocatori. Questo prima di menzionare anche il fatto che bisogna scegliere una fazione, un aspetto che contribuisce a costruire la storia e vi conceda diversi equipaggiamenti, armature e abilità.”

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Estratto dalla recensione di Games.it

“I primi istanti di gioco mostrano sin da subito le lacune che presenta Elex, soprattutto dal punto di vista tecnico e grafico. A prima vista, il titolo sviluppato da Piranha Bytes sembra essere ancorato a un passato che non c’è più: per molti aspetti, modelli poligonali, realizzazione dei personaggi, degli aspetti paesaggistici e delle creature, il gioco sembra essere rimasto ancorato alla passata generazione di console. […]
La libertà di azione è un altro punto forte di questo action RPG anche se, prima di avventuravi liberamente per il mondo e per i luoghi che si apriranno ai vostri occhi, sarà necessario raggiungere un livello sufficiente per evitare di andare incontro a sconfitte e morte. La giusta dose delle abilità, con punti da spendere a ogni level up contribuirà a plasmare le caratteristiche del vostro Jax mentre, purtroppo, il livello di personalizzazione del personaggio è decisamente esiguo, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto fisico.”

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Estratto dalla recensione di ItaliaTopGames.it

“Elex non è sicuramente un titolo per tutti vuoi per le caratteristiche delle produzioni di Piranha Games da sempre, vuoi per evidenti limiti tecnici evidenti e che vanno ad incidere anche sul combat system. Se riuscirete a superare questi scogli però, avrete a disposizione un vastissimo mondo aperto in cui pur con qualche deja vù, ci sarà da divertirsi con un RPG pieno zeppo di dialoghi, quest secondarie e tutto quello che piace ai fan del team tedesco. Un titoli che soltanto pochi apprezzeranno, ma se fate parte di quella nicchia che cerca alcune caratteristiche specifiche all’interno di un gioco di ruole, Elex potrebbe veramente fare al caso vostro.”

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Estratto dalla recensione di GameSoul.it

“Ad aggravare il tutto giunge un combat system, mutuato direttamente da Risen 3, che sente decisamente il peso degli anni passati e che vede nella legnosità della gestione delle dinamiche affondo-schivata/parata, il tutto condito da una barra della stamina che scende troppo velocemente e che ci vede costretti a temporeggiare durante gli attacchi, il suo punto debole principale, aggravato, inoltre, da una errata gestione delle telecamere in caso di lock del nemico, elemento che ci porterà spesso e volentieri ad un perentorio game over. Parallelamente al passato, solo una lunga fase di esperienza con il combat system, leggasi prendere legnate da ogni direzione, ci permetterà di padroneggiare la corretta temporizzazione di parate e schivate in modo da poter aver ragione dei nemici che andremo ad affrontare. […]
Le cose migliorano abbastanza con le armi a lunga gittata: che si tratti di archi o di dispositivi tecnologicamente avanzati, risulta appagante fiaccare le difese nemiche a distanza per poi completare il compito, con le difficoltà del caso, con il corpo a corpo. In nostro aiuto viene il Jetpack che ci permetterà di evadere, per lo meno temporaneamente, dalla battaglia e bersagliare dalla distanza il nostro avversario, permettendoci contestualmente di recuperare stamina per rientrare produttivamente nel combattimento.”

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