Parla per la seconda volta Kai Rosenkranz


Ecco la seconda parte dell’intervista a Kairo avvenuta durante la Games Convention.

Intervistatore: Gothic 3 sarà completamente non lineare. Non c’è il pericolo che il giocatore possa sentirsi perso?

Kai: Sì, è una cosa che si deve controbilanciare. La libertà del gioco è un marchio caratterizzante della saga e affinché il giocatore non si senta confuso si deve lavorare un po’ a livello di gameplay: per esempio creando personaggi con cui si può sempre dialogare e che possono sempre dare un aiuto. Inoltre c’è sempre il diario delle missioni che contiene tutti i dialoghi che si sono svolti per ogni singola quest.

Intervistatore: Sono state introdotte molte novità in “Gothic 3”. Quale aspetto ha subito le modifiche più importanti?

Kai: Beh questa è una domanda che riguarda tutte le componenti di “Gothic 3”, perché sotto ogni aspetto abbiamo cercato di fare una specie di passo in avanti. Per esempio per quanto riguarda la grafica, abbiamo introdotto gli shader e tutte le piccole rifiniture che ci si aspetta da un gioco di nuova generazione. Ma comunque la grafica non è la componente più importante del gioco, fino ad ora è sempre stata più che altro il mezzo per raggiungere lo scopo, ossia quello di rappresentare un mondo reale e pulsante di vita. Infatti, rispetto a “Gothic 2” abbiamo cercato soprattutto di far evolvere questi aspetti dell’ambientazione, conferendo reazioni realistiche e comportamenti più variabili ai personaggi non giocanti. Inoltre abbiamo modificato fortemente l’IA, il sistema delle gilde e il sistema delle abilità.

Intervistatore: Noi della stampa cerchiamo sempre di scrivere articoli con titoli accattivanti. Spesso si è scritto “Oblivion-Killer” a proposito di Gothic. Hai mai dato un’occhiata al gioco che state per uccidere?

Kai: Ho di certo esaminato Oblivion approfonditamente e sono dell’opinione che sia un buon gioco. “Oblivion-Killer” suona molto bene, hai ragione, ma dobbiamo ricordare che si tratta di giochi diversi e che entrambi hanno un loro diritto d’esistere. Avere più voci nel coro permette al genere di evolversi e di innovarsi. Sarei molto dispiaciuto se veramente avessimo ucciso Oblivion, perché si tratta di un ottimo gioco, ma sono contento che Gothic possa confrontarsi ad armi pari con esso.

Intervistatore: Ci saranno più tipi di lavori artigianali nel gioco, oltre al forgiare armi e al creare pozioni?

Kai: Ci sono alcune occupazioni nuove rispetto a “Gothic 2”. E soprattutto ora ci si potrà specializzare molto di più nei lavori che già si conoscono, come la creazione di armi. Come in tutte le cose, abbiamo cercato di far evolvere ciò che già si era raggiunto con i precedenti episodi della Saga.

Intervistatore: Ho notato che ci saranno anche armi avvelenate. Come funzioneranno?

Kai: Sì, sarà possibile avvelenare le proprie armi. Si potrà fare uso di alcune piante raccolte e di altri componenti alchemici per creare veleni e quindi fare un piccolo upgrade del proprio armamentario. L’effetto del veleno sarà un piccolo danno aggiuntivo al secondo, per un periodo finito di tempo. Se si avrà fortuna si potrà colpire una sola volta l’avversario e aspettare che il veleno completi l’opera.


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