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La Recensione della Maschera Riposta

Anche se in ritardo da quando “Risen 2: Dark Waters” è disponibile, siamo lieti di proporre questa interessante e dettagliata recensione da parte di Mosè Viero nostro caro amico e lettore. Di seguito un estratto della recensione:

“In Risen 2 il protagonista è lo stesso del primo capitolo: la battaglia trionfante contro il titano del fuoco, però, non l’ha galvanizzato e reso più potente, ma l’ha invece fatto piombare nella depressione e nell’alcolismo, oltre che averlo privato di un occhio. Quel titano, infatti, era solo uno dei tanti: il vero nemico da sconfiggere è chi controlla i titani, ossia la malvagia divinità Mara. Ma nessuno sembra preoccuparsi di questo, né riconoscere al nostro sfortunato eroe i suoi meriti per l’impresa già compiuta. La nuova avventura inizia così con il povero protagonista in una sudicia stanza della fortezza dell’Inquisizione a Caldera, ultimo avamposto continentale oltre la devastazione compiuta dai titani: il destino gli dà una possibilità di riscatto sotto forma di un nuovo naufragio, a cui questa volta assistiamo da spettatori. Il galeone diretto verso il porto viene infatti intercettato da uno spaventoso mostro marino: tra i resti che giungono a riva, c’è Patty, una vecchia conoscenza del nostro alter ego visto che era presente anche nel primo capitolo. Patty è la scaltra figlia del pirata Steelbeard (che nella versione italiana diventa Barba d’Argento): secondo i suoi racconti, una parte consistente dei pirati sta combattendo contro Mara e i suoi scagnozzi. L’Inquisizione, vale a dire la nemesi di ogni pirata che si rispetti, condivide lo stesso obiettivo: ma chiedere a un membro dell’Inquisizione di allearsi direttamente con un pirata è come auspicare un accordo tra il Padreterno e Satana. È qui che entra in gioco il nostro personaggio: essendo un battitore libero, può tentare di infiltrarsi tra i pirati senza colpo ferire, così da poter portare finalmente a termine la missione iniziata su Faranga. Il suo primo compito sarà dunque imbarcarsi per l’isola di Tacarigua, dove si trovano sia un avamposto dell’Inquisizione sia un villaggio pirata: luogo perfetto per organizzare le prime mosse e valutare il da farsi.”

Potete leggere l’intera recensione a questo link.


Tre pregi di Risen 2Tre difetti di Risen 2
Ottimo sistema di crescita del personaggio Combattimenti imperfetti
Esplorazione molto appagante Abilità scarsamente bilanciate
La costruzione del mondo lo rende interessante dall’inizio alla fine Alcuni comparti sono chiaramente incompleti

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Risen 2: L’isola del tesoro – Premio o beffa?

Il sito specializzato di Multiplayer.it, ha recensito il primo dei tre DLC già disponibili per Risen 2: Dark Waters. Escludendo “gli abiti da pirata”, semplice pacchetto aggiuntivo di abiti e oggetti inediti per il nostro “eroe senza nome”; oltre all’“Isola del tesoro”, sicuramente piu avanti avrà lo stesso trattamento anche il terzo è ultimo DLC “Il Tempio dell’Aria”. Lo segnaleremo appena disponibile!


“Risen 2 è sugli scaffali da pochissimo tempo, e già può vantare il primo DLC disponibile per il download. I ragazzi di Piranha Bytes non sono però così stacanovisti da essere riusciti a sviluppare una piccola espansione nel giro di qualche notte: L’Isola del Tesoro è un incentivo a tutti coloro hanno preordinato la propria copia, e per questo viene reso subito disponibile in modo gratuito. E chi non l’avesse prenotato? Può rimediare allo sgarbo acquistando il piccolo pacchetto (di circa 50 Mb) alla cifra di 9,99 euro. Il contenuto aggiuntivo ci vede protagonisti alla ricerca del tesoro di Barba D’Argento, missione proposta proprio dalla figlia Patty a bordo del nostro galeone. Il tesoro è menzionato nel diario ritrovato del padre, che però manca di moltissime pagine. Avendone a disposizione solo una, ci mettiamo così in viaggio nel tentativo di ritrovarlo all’interno di una nuova isola.”

Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

The making of Risen 2 – Episodio 6: decisioni

Deep Silver e Piranha Bytes hanno rilasciato il sesto e ultimo episodio di una serie di video-documentari che illustrano il making of di “Risen 2: Dark Waters”. I video, che sono stati rilasciati a cadenza regolare, illustrano lo sviluppo del gioco, e oggi a circa due settimane dall’uscita, in quest’ultimo episodio i Piranha Byets ci parlano delle decisioni piu importanti:
  • Come si sono approcciati alla creazione di un gioco partendo dal realizzazione del mondo di gioco e delle ragioni per cui ciascun abitante vive in un certo lungo, come base per la creazione di una trama e di missioni credibili,
  • Come i PNG reagiscono alle scelte del giocatore nei dialoghi e come le 150000 parole contenute in essi personalizzino il gioco,
  • Perché han deciso di cambiare lo sviluppo del personaggio rispetto al primo Risen,
  • Perché ritengono che un eroe dal passato già deciso permetta una narrazione migliore e più profonda rispetto ad un personaggio creato da zero.

Il video-documentario sul making of di “Risen 2: Dark Waters” è completamente sottotitolato in italiano 😉

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Tom’s Hardware dice la sua su Risen 2!

Tom’s Hardware ha riservato un occhio di riguardo per “Risen 2 Dark Water” dedicadogli un video personalizzato sul contenuto della Collector Edition, una videorecensione e infine una recensione cartacea esaminando i punti cardini del gioco.

Risen 2 è un gran gioco. Vasto, bello da vedere e da giocare, impegnativo ma molto appagante. Una volta superato il difficile impatto iniziale, il giocatore sarà assuefatto dall’esplorazione.
Risen 2 rompe nettamente con il passato, abbandonando il mondo fantasy in favore di un’ambientazione piratesca. Il nuovo gioco dei Piranha Bytes ci porta in un immaginario arcipelago caraibico, impregnato di grog e magia vudù. Più che al bucolico The Secret of Monkey Island, gli sviluppatori tedeschi si sono ispirati alla serie cinematografica “I pirati dei Caraibi”, con tanto di mostri marini, sciamani e continui scambi di battute sconce.


Ecco l’elenco dei punti cardine della recensione:

  1. Risen 2: Dark Waters, Gothic riparte da Capitan Sparrow
  2. Storia: un collegamento sfilacciato con il primo capitolo
  3. Giocabilità semplificata, ma rinnovata dalle armi da fuoco
  4. Esplorazione free roaming ai massimi livelli
  5. Sviluppo del personaggio: è una questione di soldi
  6. Bella grafica, buona longevità
  7. L’Isola del Tesoro, DLC con oggetto leggendario sgravato
  8. Conclusioni: un acquisto obbligato per gli appassionati di GDR

Voto della redazione: 8,5
Voto Metacritic: 7,3