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Gothic: non è mai troppo tardi per una recensione!

Non è facile che il mondo videoludico ci sorprendi ancora, sopratutto quello dei Piranha Bytes dedicato alla saga di Gothic. Ci sbagliavamo e con nostro stupore un caro amico e lettore Mosè Viero e il suo sito La Maschera Riposta, che già in passato ha recensito tutti i videogiochi targati Piranha Bytes, tranne il primo Gothic, in questi giorni in risposta forse al maggior numero di richieste mai ricevute dai lettori del suo sito, per rimediare lo ha recensito. Oltre alla recensione, l’articolo approfondisce l’importanza storica del primo capitolo della celebre saga dei Piranha Bytes e inoltre spiega anche come godersi al meglio il gioco su sistemi odierni.


Gothic

Nel 2001 la sconosciuta casa di sviluppo tedesca Piranha Bytes dà alle stampe un GdR destinato a lasciare un segno indelebile non solo nella memoria degli appassionati ma anche nell’intera evoluzione del genere. Gothic è una perla rara, un prodotto unico e irripetibile, che merita di essere giocato ancora oggi.


1. Prospettiva storica

È il 12 ottobre 1997 quando a Essen, in Germania, viene fondata una casa di sviluppo di prodotti di intrattenimento digitale chiamata Piranha Bytes. L’evento passa inosservato: sarà solo quattro anni dopo, nel 2001, che il geniale gruppo di sviluppatori capitanato da Bjorn Pankratz pubblicherà il suo primo lavoro, intitolato Gothic. Le riviste di settore e in generale i recensori professionisti, costretti dalle tempistiche a lavorare su prodotti di cui si ignorano per forza di cose la ‘presa’ sul pubblico e gli effetti a lungo termine, non restano particolarmente impressionati: possiamo anzi dire senza timore che la critica professionista ‘buca’ completamente lo scoop, concentrandosi il più delle volte sulla superficie rozza del GdR tedesco senza ‘vederne’ la sottostante carica rivoluzionaria e confinando di conseguenza il gioco nel limbo dei prodotti mediocri se non scadenti. Ma il tempo, come si suol dire, è galantuomo: oggi chiunque imbastica un qualunque discorso ‘storico’ sull’evoluzione del GdR digitale ignorando Gothic e i suoi epigoni perderebbe all’istante qualunque credibilità.

Certo, il gioco in oggetto è colmo di problemi. E peraltro la storia ha dimostrato che gran parte di questi problemi è quasi connaturata agli sviluppatori, essendo presente in quasi tutti i loro prodotti. La storia, volendo essere diretti, ha anche dimostrato che l’ispirazione di Piranha Bytes è assai limitata e ha sparato quasi tutte le sue cartucce nell’opera prima, con qualche ulteriore guizzo di positiva creatività nel seguito e una colossale serie di errori e inconsistenze in tutti i prodotti successivi. Ma lasciamo per un momento da parte gli sviluppi e concentriamoci sull’opera da cui tutto è partito. Gothic è il primo gioco della storia del nostro hobby ad aver collocato nell’ambito del possibile la simulazione di un mondo: un mondo relativamente piccolo, ma rappresentato senza quasi nessun ricorso all’astrazione. Il virtuosistico (per l’epoca) motore grafico disegna davanti ai nostri occhi luoghi così caratterizzati da fissarsi indelebilmente nella memoria personale e collettiva, e li popola con personaggi e creature che letteralmente vivono: si svegliano la mattina, si lavano il viso, vanno al lavoro, si radunano attorno al fuoco alla sera, vanno a dormire, reagiscono al comportamento del protagonista in maniera credibile e così via. Quel che oggi sembra naturale e anzi quasi scontato sembrò, all’epoca, semplicemente incredibile. Ma questo è solo uno degli aspetti che rendono Gothic un prodotto eccezionale. Scendiamo più nel dettaglio.

L'Old Camp è l'insediamento più importante all'interno della Colonia
L'Old Camp è l'insediamento più importante all'interno della Colonia
I dialoghi sono accompagnati da gesti generici ma sempre comunque appropriati
I dialoghi sono accompagnati da gesti generici ma sempre comunque appropriati

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Recensione di Risen da PlayerInside.it

Il sito italiano di videogiochi PlayerInside.it ha recentemente pubblicato una interessante recensione di Risen, che qui riportiamo.

Se dovessimo giudicare Risen solo ed esclusivamente per l’esperienza di gioco, non riusciremmo in alcun modo ad utilizzare parole prive di entusiasmo. E’ passato molto tempo, ormai, da quando sul mercato non appariva un gioco di ruolo completo e profondo, con una lunga lista di scelte morali e non, complesso e difficile ma squisitamente appagante. Risen catapulta il giocatore direttamente su un’isola su cui è appena naufragato e, senza troppi premboli, lo lascia in balìa dei pericoli, incoraggiandolo a cavarsela da solo utilizzando ciò che l’ambiente circostante ha da offrire. Non è possibile creare il proprio personaggio e non esiste alcun editor, presente quasi obbligatoriamente in tutti i giochi di ruolo degli ultimi anni. Ci saremmo accontentati anche di un eroe predefinito, se questo fosse stato dotato di un minimo di personalità e carisma, ma di questo parleremo più avanti. Sin da subito è impossibile non notare la grande libertà d’azione e le numerose strade che possono essere imboccate, sia in senso letterale che figurato. Vi accorgerete immediatamente che difficilmente il vostro gioco proseguirà in modo identico a quello di un vostro amico e che la stessa quest principale può essere affrontata per vie totalmente differenti.

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Recensione di Risen da Everyeye.it

Il sito Everyeye.it ha pubblicato una nuova recensione di Risen, a cura di Andrea “Andrea_23” Da Roit.

Gli dèi hanno abbandonato il mondo. Peggio. Sono stati cacciati da un’umanità stanca di essere soggiogata da imperscrutabili voleri superiori. Il prezzo da pagare per questa sconsiderata azione è stato altissimo e l’illusione di una nuova era all’insegna della libertà incondizionata si è infranta crudelmente a seguito del cataclisma planetario prodotto dalla cacciata divina, col rischio concreto di provocare l’estinzione di ogni forma vivente. L’eccezione in questo quadro di desolazione è rappresentata da Faranga, un piccolo isolotto vulcanico bagnato dalle acque mediterranee, che inspiegabilmente sembra essere immune dai perniciosi effetti del flagello. Sarà risvegliandosi sulla dorata sabbia di una delle sue numerose spiagge che un innominato naufrago, curiosamente somigliante al Michael Scofield di Prison Break, inizierà un’epopea alla ricerca di risposte sull’isola dei misteri. Un’ isola che lo stesso personaggio principale, in tutta risposta ad una donna incontrata a Città del Porto e con la quale vivrà una delle parentesi più avvincenti delle sue gesta (vedi BOX: Treasure Hunting 1.0), non si risparmierà di definirla come “una gabbia di matti!”.

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RISEN – La Recensione di GameSurf.it!

Il sito italiano GameSurf.it ha recentemente messo online una recensione di Risen a cura di Alessandro Cossu, completa nuovi screenshot in italiano, che qui riportiamo.

Un’isola, un naufragio, un eroe solitario: la fiera del “già visto” si veste di nuovo!

Per quanti non ne fossero a conoscenza, gli autori del gioco che ci apprestiamo ad esaminare, rispondono al nome di Piranha Bytes. Forse, un titolo su tutti potrebbe aiutare a far scomparire l’enorme punto di domanda che è apparso vicino al cranio dei lettori : Gothic. Questa celeberrima saga, che ha visto i suoi Natali nel 2001 e che, vantando tre titoli, è proseguita fino al 2006, ha conquistato giocatori sparsi per mezzo globo, ed ancora oggi dispone di un corposo zoccolo duro di appassionati. Potremmo affermare che Risen, ultima ma non ultima fatica dei programmatori tedeschi, mutua in larga parte lo stile di gioco della loro opera più famosa e, nel contempo, coglie a piene mani idee e feeling da un altro caposaldo del genere GDR, ovvero il bellissimo e mai abbastanza apprezzato “The Witcher”.

Gli avversari sono tanti e variegati e pescano a piene mani dalle tradizioni fantasy

L'acqua è fonte di vita: bere significa riavere tutti i punti di vita

La figura del Mercante è un must in ogni gioco di ruolo che si rispetti

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La recensione di Ars Ludica!

Il sito italiano Ars Ludica ha da poco pubblicato una recensione molto interessante di Risen con due lunghi video in-game, curata da Simone “Karat45” Tagliaferri.

Atteso con trepidazione dagli appassionati di giochi di ruolo, Risen promette di stupire rimanendo nei solchi della serie Gothic, da cui eredita meccaniche di gioco e team di sviluppo. Riuscirà finalmente a far dimenticare la débâcle di Gothic 3?

Un eroe senza nome e senza ricordi, un’isola selvaggia piena di bestie impazzite e creature malvagie, una lotta tra gli uomini e i titani; questo è Risen. L’ansia inizia con l’installazione. Purtroppo ho avuto un brutto trascorso con Gothic 3 che non riuscii ad avviare fino all’arrivo della patch uscita mesi dopo la pubblicazione (da fan della serie avevo comprato il gioco al lancio), quindi stavo un po’ in tensione, anche se le promesse fatte in tal senso dagli sviluppatori e il fatto che il gioco sia stato chiuso con qualche settimana d’anticipo rispetto alla pubblicazione puntavano proprio a rassicurare i dubbiosi. Dopo più di cinquanta ore di gioco senza crash l’ansia è svanita e posso affermare con certezza che Risen è un gioco stabile e privo di bug significativi.

Dopo il naufragio mostrato nel filmato iniziale, l’eroe senza nome si ritrova su una spiaggia di un luogo sconosciuto insieme ad un’altra superstite. Entrambi sono malconci, non hanno niente con sé e, soprattutto, non hanno la più pallida idea di cosa fare. La prima missione consiste nel trovare un’arma: un coltellaccio arrugginito o un bastone vanno benissimo per ammazzare i nemici che girovagano per la spiaggia, degli uccelli giganti particolarmente aggressivi. Evidentemente sono nella fase tutorial, ma i combattimenti non mi risparmiano e anche sconfiggere il primo nemico è affare che richiede un certo impegno. Sembra quasi un “bentornati a casa” scritto a caratteri cubitali per gli orfani di Gothic 2.

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La recensione di Multiplayer.it (versione Pc)

Tra dubbi e speranze arriva finalmente il nuovo gioco di ruolo di Piranha Bytes: siete pronti per diventare gli eroi di Faranga?

Risen – Chi ha paura del bug cattivo?

Gli appassionati di giochi di ruolo all’occidentale sicuramente conosceranno bene il nome di Piranha Bytes, team di sviluppo di Risen un tempo al lavoro sulla serie Gothic, sicuramente una delle più apprezzate dell’industria videoludica all’interno del sottogenere, ma altrettanto controversa a causa di una serie sempre più impressionante di bug che ne hanno afflitto i vari capitoli, scatenando a più riprese le ire dei giocatori al punto da spingere gli sviluppatori a impegnarsi solennemente promettendo che tutto ciò non si sarebbe mai più ripetuto in futuro.

Anche in quest’ottica probabilmente è maturata per i nostri Piranha Bytes la separazione dal marchio Gothic, passato ad altri lidi mentre lo staff si dichiarava pronto a dedicarsi a una nuova avventura, non a caso forse chiamata Risen, quasi a voler segnare una resurrezione e un allontanamento dalle polemiche e dagli spiacevoli episodi vissuti in passato.

Sorgere da zero

Per segnare il cambiamento rispetto ai tempi andati, Piranha Bytes ha deciso di fare le cose in grande, riscrivendo completamente il motore di gioco di Risen e ottenendo un risultato che possiamo senza ombra di dubbio definire soddisfacente, visto che i bug da trapianto del fegato visti in passato sembrano essere solo un ricordo e l’esperienza di gioco finalmente va a collocarsi ai livelli che una produzione del genere merita. Fatta la dovuta premessa su ciò che probabilmente in molti temevano, passiamo a vedere di cosa effettivamente si parla in questo titolo, partendo come tradizione vuole dalla trama: ci ritroviamo sulla spiaggia di una misteriosa isola, scampati per miracolo a un naufragio della nave dove nei panni del protagonista viaggiavamo come clandestini.

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Video recensione su Spaziogame.it!

Su SpazioGame.it è stata pubblicata una recensione approfondita di Risen, con una video recensione in HD.

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Guarda la video recensione in HD su SpazioGame.it

Il voto finale è di 8/10 e la recensione elenca i seguenti pro e contro:

È un vero GDR,
Storia molto approfondita,
Combattimento soddisfacente,
Ambientazione ben caratterizzata,
Qualche leggero bug,
Poco accessibile.

La recensione completa può essere anche letta su SpazioGame.it.

Prime recensioni tedesche di Risen!

Ieri WorldOfRisen ha pubblicato le prime recensioni di Risen uscite nelle più importanti riviste tedesche dedicate ai videogiochi. Di seguito trovate degli estratti delle recensioni.

Nell’edizione 11/09 di PC Games è presente una recensione approfondita di Risen: sulle ben 8 pagine di articolo, il redattore Sebastian Weber prende in esame tutti gli aspetti del videogioco e conclude con la seguente lista di pro e contro:

Mondo non troppo grande, con ottima atmosfera e molte cose da scoprire.
Tecnicamente maturo.
Diverse fazioni, con effetti sul gameplay inizialmente molto diversi…
…ma con una storia troppo simile nel finale.
Sistema di combattimento monotono alla lunga.
Gli ultimi due atti sono scialbi in confronto all’inizio.

Il suo commento finale è il seguente: “Risen è ciò che Gothic 3 sarebbe dovuto essere. Un gioco di ruolo riuscito in tutti i suoi aspetti. […] Chiaro, Risen è un ottimo gioco di ruolo. Tuttavia, la creazione dei Piranha Bytes ha alcune difficoltà iniziali: inizialmente lascia il giocatore un po’ spaesato, tant’è che non è ben chiaro perché sarebbe necessario salvare il mondo. Una trama un po’ più snella non avrebbe fatto male. Col passare del tempo ci si unisce ad una delle fazioni, le quali – come si rivela successivamente – sostanzialmente non si distinguono affatto. Perché? Qui gli sviluppatori hanno sprecato moltissimo potenziale. […]

Tuttavia, Risen invoglia a giocare più volte. Il mondo tetro con i suoi personaggi rudi è convincente al punto tale che il giocatore proverà un vero rapporto con alcuni PNG. Grazie allo svolgimento del gioco tipicamente “Piranha Bytes”, incluso lo sviluppo del personaggio tramite la ricerca di insegnanti, e grazie al fatto che Risen appare praticamente privo di bug, il gioco è proprio ciò che i fan di Gothic si aspettavano da tempo.

La valutazione complessiva è di 86%. Oltre all’articolo, sul DVD allegato si trovano sette minuti di filmato in-game ed esiste una versione speciale della rivista con ben 32 pagine di speciale su Risen.

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La Recensione di Risen su GMC!

Nell’edizione di questo mese di Giochi per il mio Computer (n. 160 – Ottobre), è inclusa la prima recensione italiana di Risen in esclusiva!

La rivista contiene un lungo articolo di ben 6 pagine che tratta approfonditamente il gioco, più due pagine che mostrano la cartina di un’area dell’isola di Faranga e qualche indicazione sulle varie missioni e sulla trama.

La recensione menziona la buona realizzazione tecnica ed in generale la bontà del prodotto, ma valuta negativamente una trama forse troppo lineare nei momenti finali del gioco, un combattimento molto orientato all’action ed in generale una somiglianza ai primi due episodi di Gothic. Considerati tutti questi punti, possiamo confidare con certezza quindi che Risen rappresenti un “ritorno alle origini” per i Piranha Bytes e che probabilmente saranno ben rappresentati tutti quegli elementi che hanno reso Gothic ed il suo seguito tanto cari ai fan della serie.

Giochi per il mio Computer può essere acquistato in ogni edicola, sia in edizione normale che budget.