Multiplayer.it sulla misteriosa “Isola del Tesoro”!


Dopo le varie anteprime italiane dedicate a Risen 2: Dark Waters, fra le quali è presente anche quella di Multiplayer.it, la stessa testata videoludica, durante il GDC che si è tenuto i primi di Marzo, ha avuto l’occasione di riprovare il gioco e in piú ha “messo le mani” sul primo DLC annunciato da Deep Silver. Ecco la parte che ci descrive quest’ultimo DLC, il quale si riallaccia all’anteprima già segnalata.


“Di Risen 2: Dark Waters abbiamo avuto modo di parlare in una moltitudine di occasioni diverse, dall’annuncio fino ai recentissimi provati che hanno coinvolto una larga fetta di avventura e quasi tutte le feature di questo atteso seguito. L’incontro avvenuto alla GDC ’12 non è stato quindi motivo di particolari rivelazioni e le nostre impressioni sulla struttura di gioco e il gameplay, restano pressoché immutate. Contenutisticamente, però, qualcosa di nuovo da dire c’è: oltre ad alcune quest già affrontate, ci siamo impegnati per completare una missione che sarà aggiunta attraverso un DLC. Veleggiando fino a Treasure Isle, una delle isole che popolano la mappa di gioco, siamo stati coinvolti in una caccia al tesoro tra la fitta foresta tropicale che domina l’entroterra dello scoglio, impegnati a cercare una lapide seguendo le indicazioni scritte sulla lettera lasciataci dal famoso Gregorius Emanuel. Padre di Patty Steelbeard, uno dei membri della nostra ciurma. L’atmosfera era ancora una volta ben resa, tra personaggi la cui caratterizzazione è calcata in modo da rientrare in tutti i canoni pirateschi, e ambienti precisi e ricchi di dettagli.Per quanto tecnicamente le immagini sia buone ma non certo al livello di un The Witcher 2, per citare l’attuale eccellenza visiva in campo ruolistico. Interessante anche la struttura degli obiettivi, che senza indicatori sulla mappa richiedono anzi di ragionare sulla direzione da prendere. In questo caso, tra l’altro, alcuni indovinelli giocavano sul fatto di poter prendere strade diverse, rischiando di finire in trappole e imboscate. Insomma alla linearità di (quasi tutti gli) altri RPG contemporanei, Risen 2: Dark Waters contrappone un’impostazione che richiede di pensare a quello che si sta facendo, leggere i testi e non concentrarsi unicamente sugli scontri. La breve durata di quest’ultimo test non ci ha permesso di rimettere mano al sistema di progressione, che però già avevamo descritto nelle sue promettenti caratteristiche.” Per leggere l’articolo intero, cliccate qui.

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